Omicidio Stasi e spaccio di droga: sei rinvii a giudizio e una condanna in abbreviato

Rinvio a giudizio per sei imputati (uno dei quali, Cristian Candita, oltre che per reati legati alla detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, risponde anche di omicidio), condanna per colui che ha optato per il rito abbreviato (Pasquale Moldavio, a cui è stata irrogata una pena a quattro anni di reclusione) e stralcio, dovuto a un difetto di notifica, per Giovanni Di Cesaria: è questo l’esito dell’udienza preliminare relativa all’uccisione di Paolo Stasi e alla rete di spaccio di droga scoperta nel corso delle indagini. L’udienza si è svolta venerdì scorso presso la Gup del Tribunale di Brindisi Barbara Nestore, la riserva è stata sciolta oggi 20 novembre.
Il rinvio a giudizio presso la Corte d’Assise è stato disposto per il 16 gennaio 2024: in quella sede risponderanno per reati di droga Annunziata D’Errico, la madre di Stasi (che nel processo, in quanto prossima congiunta di Paolo, sarà anche parte civile, insieme al marito e all’altra figlia, Vanessa), Marirosa Mascia, Sara Canovari, Cosimo Candita, Luigi Borracino (che per il reato di omicidio, – confessato senza tuttavia ammettere le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi – risponderà il 4 aprile 2024 dinnanzi al Tribunale per i minorenni di Lecce, in quanto diciassettenne al momento del delitto) e, come detto, Cristian Candita.
Per quello che riguarda quest’ultimo imputato, è stata rigettata la richiesta di avvalersi del rito abbreviato (quindi della riduzione di pena di un terzo), giacché la sussistenza delle aggravanti contestate per il delitto di omicidio esclude la possibilità di celebrare il processo con il rito premiale.
Luigi Borracino, ritenuto dal sostituto procuratore De Nozza l’istigatore della rete di spaccio nel cui contesto è maturata la morte di Stasi, risponde dei reati di droga innanzi al Tribunale di Brindisi per i fatti successivi al compimento della maggiore età.
Secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura, Paolo Stasi fu ucciso da Luigi Borracino e Cristian Candita in quanto lui e la madre si sarebbero appropriati, pagandole solo in parte e quindi maturando un debito di circa 5mila euro, di dosi di sostanze stupefacenti confezionate ai fini di spaccio nell’abitazione della famiglia Stasi a seguito di un accordo tra Borracino e la D’Errico.
Stasi morì davanti al portone della sua abitazione di residenza nel tardo pomeriggio del 9 novembre del 2022, attinto da due colpi di pistola sparati da Borracino, che poi si allontanò dal luogo del delitto a bordo di un veicolo guidato da Cristian Candita.
Marina Poci

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