
Si è rivelato abusivo il capannone privato utilizzato come ricovero per auto di lusso andato a fuoco lo scorso marzo a Oria, in contrada Salinelle, non lontano dal Santuario di San Cosimo alla Macchia: il Comune ne ha intimato alla proprietaria la demolizione entro 90 giorni; in difetto sarà l’ente stesso a provvedere, a spese della stessa (che comunque potrà chiedere una concessione in sanatoria entro 90 giorni o fare ricorso entro 60 giorni).
All’interno del capannone vi erano diverse vetture, una Porche, due Ferrari e due Mercedes (valore totale di un milione e mezzo di euro), di proprietà di un imprenditore di Manduria residente al Nord, tutte interessate e danneggiate dalle fiamme.
I Carabinieri di Oria stanno ancora indagando: sembra ormai accertato, tuttavia, che il rogo sia stato causato dal cattivo funzionamento dell’impianto elettrico (una delle auto era in ricarica e le fiamme sarebbero partite proprio dalla presa di corrente a cui la stessa era collegata).
Diversa la tesi della proprietaria dell’immobile, che sostiene la natura dolosa dell’incendio, avendo rinvenuto un foro foro nelle pareti e un accendino.
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