Si sono celebrati ieri nella parrocchia della Santa Famiglia di Ostuni i funerali dell’operaio di 66 anni che, nella prima serata di sabato 20 luglio, ha perso la vita schiacciato dal tronco che stava segando, mentre era impegnato per conto dell’ARIF (Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali), di cui era dipendente, nella bonifica di un terreno successiva a un vasto incendio spento dai Vigili del Fuoco nelle campagne tra Ceglie Messapica e San Michele Salentino. Le esequie, celebrate da don Maurizio Caliandro, si sono tenute alla presenza del sindaco di Ostuni Angelo Pomes, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dell’europarlamentare del Movimento Cinque Stelle Valentina Palmisano. Molto toccante l’omelia del sacerdote, che ha elogiato la dedizione al lavoro di Rotiglio, la sua generosità e la sua disponibilità: “Caro Mario, la città ti dice addio. La tua città. La città che lo scorso giorno si è fermata attonita alla notizia che la fedeltà al tuo lavoro è stata pagata a prezzo della tua stessa vita” e ancora “Grazie, caro Mario, per quella tua voglia di correttezza che non ha mai ceduto alle lusinghe dell’anima borghese”.
Intanto, sul fronte delle indagini, si procede per omicidio colposo commesso in violazione delle norme per la prevenzione sui luoghi di lavoro: tre al momento gli indagati dal PM della Procura della repubblica di Brindisi Alfredo Manca, tra cui il direttore generale dell’ARIF Francesco Ferraro e due funzionari responsabili della gestione e del coordinamento degli interventi. Si dovrà accertare se siano state messe in atto tutte le misure idonee a garantire la sicurezza degli operai coinvolti nelle operazioni di bonifica.
Marina Poci
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