Ostuni, investì e uccise 25enne senza fermarsi a prestare soccorso: chiesto rinvio a giudizio

La Procura della Repubblica di Brindisi ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio stradale, aggravato dall’essersi messo alla guida dopo aver assunto cocaina e cannabis, di Marco Mola, il 27enne di Pezze di Greco che nella notte tra il 4 e il 5 agosto dello scorso anno travolse e uccise con l’auto il 25enne Andrea Catamerò (in foto), di San Vito dei Normanni.
Intanto all’imputato, che era in carcere da quasi sei mesi, sono stati concessi gli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico, nonostante il parere contrario della PM Livia Orlando.
La tragedia avvenne su una complanare della statale 379 che collega il Pilone a Torre Canne: Catamerò camminava a piedi dopo essere uscito da un locale, quando venne travolto e ucciso da un’auto il cui conducente non si fermò a prestargli soccorso. I suoi amici però ebbero la prontezza di annotare il numero di targa della vettura. Il giovane venne rintracciato poche ore dopo dai poliziotti del commissariato di Ostuni.
Secondo l’accusa Mola avrebbe percorso quella strada ad elevatissima velocità nonostante il limite fosse di cinquanta all’ora e la presenza di numerosi pedoni, quasi tutti ragazzi, che uscivano da una discoteca molto frequentata nel periodo estivo.
Mola si fermò per qualche istante, ma quando si rese conto della gravità di quanto accaduto preferì scappare.
L’udienza preliminare si svolgerà il 4 marzo prossimo. La famiglia di Catamerò si costituirà parte civile.