Pensionata trovata morta nella ghiacciaia, il figlio in caserma

di Gianmarco Di Napoli

Le due nipoti avevano deciso di andare di persona dalla zia a darle la notizia che la sorella era morta: temevano che alla sua età, 82 anni, potesse avere un malore per il dispiacere. Non potevano sapere che in realtà era già morta da tempo, prima ancora della sorella, e che il figlio 56enne l’aveva nascosta nel congelatore della loro abitazione, probabilmente per continuare a incassare il denaro della pensione.

La storia, a tinte fosche e degna di un noir, è avvenuta in una casa di campagna alla periferia di Ceglie Messapica, in contrada Galizia Minzella, dove Enza Bellanova viveva con il figlio. Non si sa bene quando e non si sa bene come, la donna è morta e lui, approfittando del fatto che conducevano un’esistenza piuttosto isolata, interrotta dalle sporadiche apparizioni dei servizi sociali (che seguono lui), ha deciso che in fondo non fosse necessario denunciarne il decesso, organizzarle il funerale e darle un degno riposo.
Probabilmente a spingere l’uomo in questa direzione è stata la consapevolezza che quella morte significava la perdita della pensione che la mamma percepiva e che era il principale mezzo di sostentamento.

Così, approfittando della bassa statura dell’anziana, l’ha messa ranicchiata nel congelatore, ha abbassato la temperatura al massimo e l’ha lasciata lì.
Il destino ha voluto che quell’isolamento fosse interrotto dalle nipoti che nel pomeriggio di martedì sono andate a trovare la zia per darle la triste notizia della dipartita della sorella. Il cugino le ha accolte sotto la porta e accampando alcune scuse poco credibili non le ha fatte entrare.

Così le due donne si sono rivolte ai carabinieri che sono intervenute effettuando una perquisizione nella villetta di campagna. Non è stato difficile per loro arrivare alla soluzione della scomparsa: aprendo la ghiacciaia hanno trovato il corpo dell’anziana ridotto a un blocco di ghiaccio.
Sarà il medico legale a stabilire da quanto tempo si trovasse nel freezer ed escludere che la causa della morte possa essere diversa da quella naturale. Il figlio è stato portato nella caserma dei carabinieri di Ceglie Messapica per essere interrogato, mentre il corpo della donna presso l’obitorio di Ceglie Messapica dove, appena possibile, sarà sottoposto a ispezione da parte del medico legale.
Il pm della procura di Brindisi Mauron Gallone deciderà se disporre l’eventuale esame autoptico e quali reati ipotizzare nei confronti del figlio. Nella casa c’erano quattro cani che sono stati affidati al canile di Carovigno.