Porto Cesareo: pescatori di frodo in area protetta individuati da un drone

Due pescatori di frodo sono stati individuati da un drone nella mattinata di ieri, 28 dicembre, all’interno della zona “A” dell’Area marina protetta di Porto Cesareo, in località Frascone, una zona di riserva integrale, in cui è vietata qualunque tipo di attività ad eccezione della ricerca scientifica.
I due uomini alla vista del drone, impiegato dal personale dell’Area marina per le consuete attività di monitoraggio ambientale, in pochi minuti sono dapprima giunti a riva e poi, abbandonando le canoe, si sono dati alla fuga. Il personale dell’Area Marina e il personale dell’Ufficio locale marittimo di Torre Cesarea, sopraggiunti da lì a poco, hanno ritrovato le due canoe, gli attrezzi da pesca e circa 10 kg. di pescato, che era stato occultato tra i cespugli presenti sulla costa.
Il pescato, ancora vivo, è stato rigettato in mare e le canoe e gli attrezzi da pesca posti sotto sequestro penale. Per identificare i trasgressori, al momento ignoti, sono in corso ulteriori indagini.
Le attività di controllo, condotte con il supporto del Consorzio di gestione dell’Area marina protetta, proseguiranno per preservare e tutelare gli habitat della riserva e garantire che sulla filiera della pesca circolino merci prodotte lecitamente e tracciate. Anche perché, tra le varie finalità dell’Area marina protetta di Porto Cesareo, vi sono la protezione ambientale, la tutela della valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche della zona e il ripopolamento ittico.
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