
di Gianmarco Di Napoli
Ci sono circa 45 anni di differenza tra il regista Paul Haggis e la sua presunta vittima, una ragazza inglese di 25 anni che lo ha accusato di stupro. Haggis, agli arresti domiciliari da domenica in un hotel di Ostuni, con le accuse di violenza sessuale e lesioni aggravate, è in attesa di essere interrogato dal giudice delle indagini preliminari che dovrà decidere sulla convalida del fermo e sull’eventuale emissione di un’ordinanza di custodia cautelare. La squadra mobile di Brindisi e agenti della Polaria lo hanno prelevato intorno a mezzogiorno di domenica dal B&B nel quale alloggia a Ostuni e lo hanno portato in questura a Brindisi dove è stato, come da rito, fotosegnalato e gli sono state registrate le impronte digitali, prima di essere riaccompagnato in stato di detenzione nell’albergo di Ostuni.
La ragazza ha raccontato di essere arrivata la sera del 12 giugno a Ostuni per raggiungere Haggis che aveva conosciuto alcuni mesi fa perché anche lei lavora nel mondo del cinema. ”Dovevamo lavorare insieme. E invece mi ha violentata da domenica sera sino a mercoledì mattina, nella sua stanza, in hotel. Sto male, aiutatemi“: ha raccontato in lacrime ai dipendenti di Aeroporti di Puglia che l’hanno soccorsa nello scalo di Brindisi dove Haggis davanti al cui ingresso Haggis l’aveva scaricata all’alba. E le telecamere di videosorveglianza lo confermano.
La venticinquenne ha poi dichiarato alla polizia che pensava di lavorare con Haggis nella preparazione dell’Allora Fest che si svolgerà a Ostuni e del quale il regista avrebbe dovuto essere il conduttore. Secondo il cineasta invece, si trattava di un appuntamento d’amore e non di lavoro e i rapporti sessuali erano consensuali.
Il racconto della donna è preciso: parla di ripetute violenze subite, che le avrebbero causato anche lesioni. Le sue condizioni sanitarie, accertate con un primo esame medico al Perrino, sono compatibili con questo racconto. Così come riscontri sarebbero stati trovati dalla squadra mobile nella perquisizione all’interno della stanza d’albergo che i due avevano condiviso.
Haggis, attraverso i suoi legali, si dichiara innocente. L’organizzazione dell’Allora Festival ha deciso di andare avanti ugualmente: cancellato Haggis dal cartellone, sarà individuato un altro testimonial.