Sabato a Latiano i funerali di Valente, morto allo zuccherificio: sarà lutto cittadino

Saranno celebrati alle 15:30 di domani, sabato 11 maggio, presso la Chiesa Madre di Santa Maria della Neve di Latiano, i funerali di Vincenzo Valente, l’operaio 46enne morto la notte tra il 3 e il 4 maggio, mentre lavorava su un nastro trasportatore della raffineria di zucchero SRB, nella zona industriale di Brindisi: il PM Raffaele Casto ha deciso di restituire la salma alla famiglia (madre, un fratello e una sorella), senza disporre l’autopsia, ma basandosi esclusivamente sull’ispezione cadaverica svolta lo scorso martedì dal medico legale Domenico Urso (che avrebbe confermato che la causa del decesso è stata la gravissima emorragia provocata dall’amputazione di un braccio negli ingranaggi del nastro trasportatore).
Appresa la notizia dell’incidente di Valente, il sindaco di Latiano Mino Maiorano aveva dichiarato “Il giorno del funerale proclamerò il lutto cittadino, con le modalità che saranno comunicate, in segno di profondo rispetto e di sentita partecipazione al dolore dei familiari e dei conoscenti della vittima”. Al momento le modalità non sono ancora state rese note: in ogni caso è certo che dovrebbe essere disposta la sospensione delle attività ricreative e commerciali, con eccezione dei servizi essenziali e obbligatori, che saranno comunque garantiti.
Per la morte dell’operaio sono indagati, con l’accusa di omicidio colposo commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, Riccardo Casoni, 57 anni, di Ferrara, direttore dello zuccherificio, difeso dall’avvocato Tommaso Marrazza, e Stefano Morelli, 44 anni, mesagnese, titolare della Sedec, la società che si occupa di manutenzioni industriali della quale Valente era dipendente, difeso dagli avvocati Massimo Manfreda e Rosanna Saracino.
Intanto le Segreterie Territoriali di FLAI FAI, UILA, FAI-CISL, FLAI-CGIL, UILA-UIL di Brindisi in uno con le RSU dello Stabilimento SRB di Brindisi hanno deciso di proclamare, per martedì 14 maggio, uno sciopero di otto ore di tutte le maestranze di stabilimento, per ribadire la centralità della persona, della sua vita, del lavoro svolto in sicurezza e della tutela della salute e fare “memoria attiva della morte di Vincenzo Valente”.
Marina Poci
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