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San Pietro, non parte civile contro la Scu: scrive la sindaca, risponde il direttore

Dalla sindaca di San Pietro Vernotico, Maria Lucia Argentieri, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota con replica del direttore Gianmarco Di Napoli

In merito alle recenti notizie di stampa che attribuiscono impropriamente al Comune di San Pietro Vernotico l’inerzia con riferimento alla costituzione di parte civile rispetto ai giudizi penali pendenti per episodi di criminalità avvenuti sul territorio comunale, si precisa che il Comune non ha mai ricevuto alcuna notifica dall’Autorità Giudiziaria che lo individuasse come parte offesa in detti procedimenti.
Il Comune, quindi, non ha mai potuto conoscere gli elementi fondamentali di tali giudizi e tantomeno la data di fissazione dell’udienza preliminare alla quale fanno riferimento le notizie di stampa, al fine di poter valutare l’ipotesi di costituzione di parte civile, escludendone con sufficiente sicurezza l’inammissibilità
Non si può che respingere con fermezza ogni accusa di inerzia, essendo indubitabile la consueta correttezza istituzionale con la quale questa Amministrazione ha agito e continuerà ad agire al fine di tutelare gli interessi di tutta la comunità cittadina in ogni sede qualora ne ricorrano i presupposti giuridici.
San Pietro Vernotico, 27 giugno 2025

Risponde Gianmarco Di Napoli
Risulta davvero inquietante che la sindaca di San Pietro Vernotico e la sua giunta non fossero a conoscenza dell’udienza preliminare (per altro ampiamente resa nota su tutti i mezzi d’informazione il 30 maggio) contro il clan che è accusato di aver messo a ferro e fuoco il paese negli ultimi anni, al punto da far richiedere l’aumento della presenza di forze dell’ordine. E’ inquietante che nessuno della sua amministrazione si sia preoccupato di conoscerne la data, o quantomeno gli sviluppi di un’inchiesta che riguarda direttamente la sicurezza dei cittadini e l’immagine del paese. E’ inquietante scoprire che secondo la sindaca l’udienza preliminare si sia svolta a loro insaputa.
Quanto alla mancata notifica, che sembra voler attribuire all’autorità giudiziaria omissioni e responsabilità sull’accaduto che non le appartengono assolutamente, nel processo penale, la parte lesa viene individuata nella vittima diretta di un reato, cioé chi ha subìto un attentato, un estorsione, un’aggressione.
Tutti gli altri, privati cittadini, istituzioni e associazioni – seppure non chiamati in causa ufficialmente perché non spetta ai giudici individuarli – nel momento in cui si sentano danneggiati hanno il diritto di presentarsi in aula e chiedere di essere ammessi come parte civile. Spetta poi al giudice, ma solo in questo momento sindaca, non prima, decidere se quell’istanza va accolta.