San Severo, non c’è posto per la figlia in ospedale: madre aggredisce i sanitari

Nuovo episodio di violenza contro gli operatori sanitari in Puglia: ieri, 17 marzo, nel reparto di Pediatria dell’ospedale Masselli Mascia di San Severo, una donna avrebbe aggredito verbalmente e minacciato il personale sanitario, costringendolo a barricarsi in una stanza in attesa dell’arrivo dei Carabinieri. Secondo quanto ricostruito, la donna ha portato la figlia prima in Pronto Soccorso e poi in reparto pretendendo il ricovero della bambina nonostante non ci fossero posti letto a disposizione e rifiutando l’eventualità di un trasferimento in un’altra struttura. Dopo poche ore è tornata in reparto e ha iniziato a inveire contro il personale, minacciando la dottoressa di turno, le infermiere e gli operatori socio sanitari che si sono quindi rifugiati in una stanza. A quel punto la donna ha iniziato a battere i pugni contro la porta, spaventando i bambini nel reparto, molti dei quali stavano giocando nella ludoteca o riposavano nelle camere.
La situazione è rapidamente degenerata, tanto che non è stato sufficiente l’intervento della guardia giurata in turno, ma è stato necessario l’intervento dei Carabinieri per riportare la calma.
Non si è fatta attendere la presa di posizione di Angelo Ricucci, segretario generale della Funzione Pubblica della CGIL di Foggia, che ha chiesto “interventi concreti, tra cui il potenziamento della vigilanza e un presidio fisso delle forze dell’ordine nei reparti più esposti, un piano di prevenzione della violenza in sanità, con formazione specifica per il personale e campagne di sensibilizzazione rivolte all’utenza, pene più severe per chi aggredisce i lavoratori della sanità, affinché questi episodi non restino impuniti”.
Marina Poci