Sesso e soldi per superare gli esami: chiesti sei anni di reclusione per professore universitario barese

Il PM della Procura della Repubblica di Bari Marco D’Agostino ha chiesto la condanna a sei anni di reclusione e al risarcimento del danno in favore dell’ateneo, costituitosi parte civile, per il professor Fabrizio Volpe, associato di Diritto Civile alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, accusato di concussione, violenza sessuale aggravata e tentate concussione e violenza sessuale, avvenute negli anni 2014-2015: il docente avrebbe ripetutamente chiesto a una studentessa 23enne di avere rapporti sessuali con lui, invitandola nel proprio studio nel centro del capoluogo, nel quale si sarebbe spogliato e avrebbe intimato alla giovane di toccarlo e, al fermo rifiuto della ragazza, le avrebbe chiesto soldi (almeno 1000 euro) per garantirle il superamento dell’esame di Civile I, “sotto l’esplicita minaccia di impedirle la prosecuzione degli studi universitari o comunque di frapporre ostacoli al suo corretto svolgimento” in ragione dell’influenza che avrebbe potuto esercitare sui colleghi.
Le stesse accuse sono state rivolte al docente nel 2001 da un’altra studentessa, ma per quei fatti è intervenuta la prescrizione: in quel caso la ragazza non superò l’esame sostenuto nell’appello con Volpe, ma soltanto nell’appello successivo, con un altro professore.
Le accuse sono state confermate nel corso del dibattimento da entrambe le ragazze coinvolte, che però hanno rinunciato alla costituzione di parte civile.
L’imputato, che ha sempre professato la sua innocenza, per un periodo è stato sospeso dall’insegnamento dal rettore di UniBa Stefano Bronzini, ma poi, reintegrato dal TAR, è tornato in cattedra e, a quanto sembra, era presente anche alle ultime sessioni d’esame.
La sentenza è prevista per il 23 settembre prossimo, dopo le discussioni dei suoi difensori.
Marina Poci
Senza Colonne è su Whatsapp. E’ sufficiente cliccare qui  per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Ed è anche su Telegram: per iscriverti al nostro canale clicca qui</a