Spaccate ai negozi per rivendere la merce: tutti di Brindisi gli arrestati /I nomi

Otto episodi di furto tra le province Brindisi e Lecce, 30mila euro di bottino. Secondo i carabinieri aveva base a Brindisi città un gruppo di persone che avrebbe pianificato assalti a negozi a Torchiarolo, Aradeo, Maglie, Cisternino e Fasano. Con il metodo della spaccata rompevano vetrine di negozi di abbigliamento e casalinghi e rubavano la merce, a quanto emerso dalle indagini. Avrebbero rubato auto e tentato anche di assaltare uno sportello Atm, a Cisternino. Le indagini partono da un furto avvenuto a maggio del 2019 in danno del punto Snai di Torchiarolo: furono asportate due slot machine cariche di soldi, poi recuperate dai carabinieri in un covo. Da qui l’attività investigativa, durata fino a dicembre dello stesso anno, compiuta dai militari dell’Arma della compagnia di Brindisi, insieme ai reparti speciali, coordinata dal procuratore aggiunto Antonio Negro, effettuata anche con intercettazioni telefoniche, che ha fatto emergere anche un giro di spaccio in collegamento con persone del Foggiano. Per sette fra gli indagati è stato disposto l’arresto in carcere. Per 12 ai domiciliari.
L’ordinanza è stata emessa dal gip Vittorio Testi. Secondo gli investigatori il gruppo avrebbe potuto contare su un “elevato grado di organizzazione”. È stato accertato, inoltre, che gli indagati avrebbero utilizzato anche chiodi a quattro punte per impedire l’inseguimento da parte delle autovetture delle forze di polizia chiamate a intervenire sui luoghi dei fatti, e che avrebbero eseguito preliminari ed accurati sopralluoghi nei pressi dei luoghi dove poi avrebbero perpetrato i furti e nascosto la refurtiva, impiegando anche ricevitori radio per intercettare le comunicazioni radio delle forze di polizia e disturbatori di frequenze (cosiddetti jammer) per riuscire a inibirle.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 15 chili di hascisc e 500 grammi di marijuana, oltre a 10 grammi di cocaina. Tre persone sono state arrestate in flagranza. Altre quattro sono indagate a piede libero per ricettazione dei capi di abbigliamento. Sarebbero inoltre state organizzate spedizioni punitive per colpire acquirenti di stupefacenti ancora creditori. Episodi non verificatisi, proprio per l’intervento dei carabinieri. Gli arrestati sono tutti di Brindisi tranne due di Cerignola.
In carcere: Cosimo Catalano, 38 anni; Ottavio De Sanctis, 50 anni; Luigi Direda (di Cerignola) di 28 anni; Massimiliano Livera, di 23 anni; Cosimo Papa, 35 anni; Andrea Petrachi, 26 anni; Marco Petrachi, 33 anni. Ai domiciliari: Luca Carriero, di 28 anni; Cosimo Curto, di 68 anni; Francesco Curto, di 34 anni; Marco Curto, di 36 anni; Matteo Dimonte (Cerignola), di 29 anni; Anthony D’Agnano, 28 anni; Dorina Ferente, di 36 anni; Luigi Lorenzo, di 34 anni; Irene Margherito, di 50 anni; Maurizio Ostuni, 46 anni; Andrea Schena, 23 anni; Danilo Zaccaria di 28 anni.



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