Spy-story, la Cassazione dispone la scarcerazione dell’ex poliziotto

La Corte di Cassazione ha annullato la misura cautelare nei confronti dell’ex poliziotto brindisino Antonio Carrozzo, coinvolto nelle “Spy Story” oggetto di un’indagine della procura di Brindisi e in cui sono coinvolte due tra le più importanti cantine della provincia, Megale Hellas e Cantina Due Palme. Su istanza del difensore Manuel Marchionna, la Cassazione ha annullato la misura cautelare imponendo all’autorità giudiziaria di valutare le nuove prove offerte dalla difesa e non ravvisando, quindi, i gravi indizi di colpevolezza che giustificarono l’arresto di Carrozzo.
Nell’aprile 2020 l’istanza era stata presentata al Tribunale del Riesame di Lecce, ed era stata respinta nonostante la difesa avesse depositato proprie indagini e in particolare la testimonianza di altri soggetti presenti la sera del controllo di polizia che avrebbero smentito, secondo la stessa difesa, la ricostruzione degli inquirenti.
Carrozzo è stato arrestato e posto ai domiciliari per il reato di falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale su qualità personali proprie aggravata, perché sottoposto ad identificazione mentre era a Mesagne, in piazza Caduti di Via Fani, alle ore 19.25 circa, all’interno di una autovettura Ford Focus, dichiarò falsamente a un sovrintendente capo della Polizia di Stato, in forza al Commissariato di pubblica sicurezza di Mesagne (e, dunque, pubblico ufficiale), di essere investigatore privato in servizio di appostamento finalizzato all’accertamento di una presunta indebita fruizione dei permessi previsti dalla legge 104 per conto dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.