Tangenti per non controllare i tir dall’Albania: indagati tre finanzieri di Brindisi

Avrebbero incassato 50 euro dai conducenti dei tir che sbarcano a Costa Morena dall’Albania per evitare di controllarli: tre finanzieri in servizio presso i varchi doganali del porto di Brindisi sono indagati per concussione e corruzione. Perquisizioni sono state effettuate nella giornata di giovedì dai loro colleghi del Nucleo di polizia economico finanziaria del comando provinciale di Brindisi.
Ai tre (due leccesi e un brindisino) sono stati sequestrati telefonini, tablet e pc portatili.
L’inchiesta, coordinata dai pm Giuseppe De Nozza e Luca Miceli, sarebbe partita proprio dalla denuncia di un camionista.
Spesso sui tir giunti dall’altra sponda dell’Adriatico sono stati scoperti prodotti contraffatti: scarpe, abbigliamento, giocattoli, tanto da far considerare quello di Brindisi il porto più importante d’Europa per far approdare quel tipo di merce. Ma i tir potrebbero trasportare anche clandestini, droga o armi.
I tre finanzieri avrebbe incassato piccole tangenti, di entità compresa tra i 30 e i 50 euro. Ma al momento si tratta soltanto di ipotesi investigative. Gli indagati sono stati ovviamente rimossi dai valichi doganali del porto.