Tensioni dopo il derby: 4 tarantini arrestati e 4 brindisini denunciati

Avevano in macchina, una Lancia Delta, sei ordigni artigianali, una mazza da baseball, un tubo in plastica e persino una chiave inglese che, secondo gli agenti della Digos di Brindisi che li hanno fermati, sarebbero serviti per colpire i tifosi brindisini alla fine della partita della scorsa domenica, quando alla rotonda di ingresso alla città (cosiddetto “incrocio della morte”), si è sfiorato lo scontro tra le tifoserie rivali: quattro ultrà del Taranto, già sottoposti a Daspo, sono stati posti agli arresti domiciliari dalla PM della Procura di Brindisi Livia Orlando e rinviati a processo per direttissima per le ipotesi di reato di violazione del Daspo e interruzione di pubblico servizio. L’udienza dovrebbe essere celebrata in queste ore.
Nello stesso frangente, quattro tifosi del Brindisi, tra cui un minore, sono stati denunciati a piede libero perché trovati in possesso di mazze, cinghie e petardi: al momento delle contestazioni si sarebbero rivolti agli agenti insultandoli e offendendoli.
Con ogni probabilità tutti e otto saranno sottoposti a Daspo.
In occasione del derby tra Brindisi e Taranto (la 33esima giornata del campionato di calcio di Serie C), paventando la concreta possibilità di uno scontro tra tifoserie, la Questura di Brindisi aveva predisposto un imponente dispositivo di sicurezza che ha funzionato alla perfezione, riuscendo a evitare del tutto i contatti tra gli ultrà delle due squadre: oltre ai poliziotti della Digos e delle Volanti, alle operazioni di contenimento, che hanno visto la presenza del Questore di Brindisi Giampiero Lionetti, del vicequestore Vincenzo Zingaro e il dirigente della Digos Walter Tamburrano, hanno partecipato uomini dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
(immagine di repertorio)
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