Tentata estorsione targata SCU a imprenditore mesagnese: la Squadra Mobile di Brindisi arresta altri due uomini

Continuano gli arresti nell’ambito dell’inchiesta che lo scorso 11 ottobre portò all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Lecce su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia salentina nei confronti di quattro uomini ritenuti vicini al clan mesagnese della Sacra Corona Unita: nella notte di mercoledì due persone sono state arrestate dalla Squadra Mobile di Brindisi con l’accusa di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, nei confronti della stessa vittima, un imprenditore locale che aveva ottenuto l’appalto per il rifacimento di una strada provinciale a Mesagne ed era stato avvicinato con la pretesa di 200mila euro in contanti, successivamente ridotta a 50mila, e dell’assunzione di un loro uomo di fiducia nell’impresa edile di proprietà dell’uomo.
La vittima aveva coraggiosamente denunciato i fatti alla Polizia di Stato: le indagini, comprensive di pedinamenti, videoriprese e intercettazioni ambientali e telefoniche, avevano condotto alla identificazione dei primi quattro presunti responsabili e, mercoledì notte, degli altri due uomini, sulle cui tracce gli investigatori già erano sin da quando era scattata la trappola che aveva portato ai primi arresti.
I due arrestati si trovano attualmente in carcere a disposizione dei magistrati della DDA di Lecce.
Gianmarco Di Napoli
Senza Colonne è su Whatsapp. E’ sufficiente cliccare qui  per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Ed è anche su Telegram: per iscriverti al nostro canale clicca qui</a