Tonno e carni scaduti nelle cucine del ristorante cinese: denunciato il proprietario

I militari della sezione Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Brindisi, con la collaborazione del Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria provinciale “Siav B”, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il legale rappresentante e il responsabile di un ristorante cinese del capoluogo brindisino in quanto, detenevano prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione.
Durante il controllo, all’interno di due congelatori posti in un locale adiacente la cucina del ristorante, sono stati rinvenuti prodotto ittico e carne per un totale di oltre un quintale in evidente cattivo stato di conservazione. In particolare, otto confezioni per un totale di 25 chili di filoni di tonno pinna gialla, in confezione originale acquistato decongelato/preparato e successivamente ricongelato dal ristoratore, inoltre 13 chili contenuti in quattro confezioni che risultavano scadute.
Il tonno pinna gialla appartenente alla famiglia del pesce azzurro se conservato male, senza mantenere la catena del freddo o consumato dopo la data di scadenza, può sviluppare una concentrazione elevata di istamina.
Ad una concentrazione superiore ai limiti di legge previsti, l’istamina può avere effetti tossici per l’uomo ed è la causa delle più comuni intossicazioni da ingestione di pesce che possono provocare: nausea, mal di testa, rossore della pelle su viso e collo, nei casi più gravi anche edema della glottide con rischio di soffocamento.
L’intero prodotto alimentare è stato sottoposto a sequestro penale d’urgenza e il responsabile dell’attività commerciale e l’amministratore della società, denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione finalizzata alla somministrazione per il consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione.