C’è una terza persona, indagata a piede libero, coinvolta nell’inchiesta della Procura della Repubblica tranese sul presunto giro di pagamenti per evadere o accorciare le liste d’attesa per esami strumentali presso il Presidio Territoriale di Assistenza di Trani: si tratta di un uomo di Barletta, impiegato del CUP, che insieme al direttore della Radiologia Francesco Nemore e all’infermiera Cosima Abbattista, attualmente già sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, sarebbe complice del sistema. In tutto, i casi accertati sarebbero una trentina, tutti riferiti al periodo tra febbraio e marzo 2023: in genere la somma corrisposta per ogni prestazione ottenuta un anticipo era di 100/150 euro, per la maggior parte trattenuta da medico e infermiera (soltanto una quota minima veniva assegnata all’impiegato).
L’indagine si è avvalsa di intercettazioni telefoniche e ambientali (audio e video).
Per i tre, le ipotesi di reato sono concussione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Strato.
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