Torremaggiore, uccise la propria figlia e il vicino di casa: chiesto l’ergastolo

È attesa per venerdì 27 giugno la sentenza del processo a carico di Taulant Malaj, il panettiere albanese residente a Torremaggiore che il 7 maggio del 2023 uccise il pasticcere 51enne Massimo De Santis, residente nello stesso palazzo della famiglia, presunto amante della moglie Tefta, e la propria figlia 16enne, Jessica, che aveva tentato di difendere la madre dalla mattanza organizzata dal padre.
L’uomo risponde, davanti alla Corte d’Assise di Foggia, di duplice omicidio volontario e tentato omicidio, entrambi pluriaggravati.
Malaj, nella convinzione che De Santis e la moglie avessero una relazione, lo accoltellò nell’androne del palazzo, lasciandolo morire dissanguato; poi salì nel proprio appartamento cercando di ammazzare la moglie con la stessa arma. Jessica intervenne per salvare la madre e restò mortalmente ferita dai fendenti scagliati dal padre. Alla sua furia omicida scamparono la moglie, rimasta gravemente ferita, e il figlio di 5 anni della coppia, che comunque era presente alla scena.
Il killer confessò entrambi gli omicidi e li giustificò con la gelosia.
Lo scorso 30 maggio ci sono state le discussioni dei PM e delle parti civili. La Procura di Foggia ha chiesto l’ergastolo con isolamento diurno di 1 anno e 6 mesi. La difesa di Malaj ha tentato di ricondurre la condotta dell’uomo ad un vizio di mente dovuto ad un presunto disturbo del sonno, ma lo psichiatra forense Luigi Esposto, che ha visitato l’imputato in carcere, ha categoricamente escluso la presenza di patologie psichiatriche.
Marina Poci