Uccise rapinatore in una stazione di servizio, Mattarella concede grazia parziale a vigilante

La vicenda giudiziaria di Crocefisso Martina, un vigilante di 69 anni di Torchiarolo, si è conclusa con una grazia parziale concessa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Martina è stato condannato a 14 anni di carcere per aver ucciso un rapinatore durante un tentativo di rapina in una stazione di servizio nel 2007.

La notte del 23 gennaio del 2007, quattro banditi a volto coperto fecero irruzione nella stazione di servizio nei pressi di Trepuzzi (Lecce). Martina, che stava lavorando come vigilante, intimò l’alt e, dopo essersi accorto che i rapinatori erano armati, sparò alcuni colpi di pistola. Una pallottola rimbalzò su un’auto e colpì uno dei malviventi, Marco Tedesco, 28 anni, di Brindisi, uccidendolo.

Martina è stato accusato di eccesso colposo di legittima difesa, quindi di omicidio colposo e poi di omicidio volontario. Alla fine è stato condannato a 14 anni di reclusione e rinchiuso nel carcere di Matera. La buona condotta gli ha valso quasi un anno di riduzione della pena.

Martina ha scritto una lettera alla famiglia del rapinatore ucciso chiedendo perdono per aver distrutto due famiglie e cancellato sogni e speranze. La figlia Jenny e l’avvocato Maria Terrusi hanno scritto al presidente Mattarella chiedendo la grazia. La ragazza ha raccontato i sacrifici affrontati dal padre, emigrato in Germania e poi rientrato in Italia, in un periodo di difficoltà economica.

Grazie all’intercessione del presidente Mattarella, Martina lascerà il carcere nel 2026, in anticipo di 7 anni rispetto alla data prevista, il 2033. L’avvocato Terrusi ha ringraziato il presidente Mattarella per aver restituito alla giustizia l’immagine di un volto umano, non di un volto cieco.

(Nella foto Marco Tedesco, la vittima)