Veglione di Capodanno, quattro positivi. Quasi raddoppiati i casi a Brindisi dopo le feste

di Lucia Portolano per il7 Magazine

Sono circa 550 gli attuali positivi al Covid 19 nella città Brindisi, quasi doppio rispetto al periodo pre natalizio. I numeri parlano chiaro, e l’effetto pranzi e cenoni di Natale e Capodanno si fa sentire in termini di contagi. Basta scorrere l’elenco dei nominati dei positivi e delle quarantene nelle ultime due settimane per rendersi conto che si tratta di interi nuclei familiari, e di parenti o di amici, che hanno trascorso i giorni delle feste insieme nonostante i divieti. C’è il caso di una famiglia in cui si sono contagiati in quattordici, in un’altra sette, solo per non aver rinunciato ad una cena. Il veglione di Capodanno nella casa di un imprenditore brindisino finito agli onori della cronaca dopo la pubblicazione di un video su Instagram è solo uno dei tanti eventi che si è svolto in città in violazione del decreto per il contenimento dei contagi. Feste, veglioni, cene e pranzi sono stati organizzati nelle case in diversi quartieri, ma anche nelle ville al mare sul litorale nord. Raduni di ragazzi e di adulti che per aggirare il coprifuoco delle 22 hanno anche dormito insieme in piccoli spazi. Così oltre alla cena, hanno trascorso insieme la notte e fatto anche colazione. Il risultato di questi giorni è severissimo con un alto numero di contagi su 80mila abitanti. Con un incremento esponenziale in un breve arco temporale. Dal 2 al 7 gennaio, in soli 5 giorni, si sono registrati 126 positivi in più. Più o meno lo stesso numero si calcola dal 8 al 12 gennaio. Nella sola frazione di Tuturano ci sono attualmente 50 positivi. Ora la Puglia, così come altre 15 regioni italiane, è zona gialla, quella considerata in fascia moderata, ma con il nuovo decreto, previsto per il 16 gennaio, potrebbe diventare arancione.
Intanto arrivano gli esiti dei tamponi dei presenti al veglione di Capodanno nella casa al Casale. Stralci del video di quella festa sono stati postati in una storia di Instagram da parte di uno degli invitati. Poco dopo il video è stato rimosso. Ma il tempo è bastato perché questo si diffondesse a macchia d’olio, e facesse il giro della provincia. Qualcuno lo ha registrato e in pochi giorni è stato inviato su migliaia di chat di WhatApp. La vicenda ha fatto molto discutere. Quelle immagini sono finite nelle mani dei carabinieri di Brindisi che hanno immediatamente aperto un’indagine. I militari hanno identificato 22 persone, 10 delle quali residenti in città, mentre gli altri provenivano dal Barese, dal Leccese ed anche dalla provincia di Taranto. Gli invitati identificati e il padrone di casa, organizzatore dell’evento, sono stati sanzionati con una multa di 400 euro. Nel video si vedeva chiaramente la gente che ballava, invitati vicini che insieme brindavano all’arrivo del nuovo anno. Nessuno indossava la mascherina, né tanto meno veniva rispettato il distanziamento. Nulla di male se non fosse che il Paese è in piena pandemia, e che quei giorni erano considerati “zona rossa” con il divieto di assembramenti, festeggiamenti e l’invito ad ospitare in casa solo due persone diverse dal proprio nucleo familiare.
Tutti gli invitati identificati sono stati sottoposti a tamponi. Dei dieci residenti a Brindisi quattro sono risultati positivi al Covid 19. È probabile che si siano contagiati proprio alla festa. Tutti e quattro stanno bene e non hanno particolari sintomi. I carabinieri attendono di conoscere l’esito dei test anche degli invitati che hanno fatto il tampone nelle Asl di altre province. L’organizzatore avrebbe dichiarato agli investigatori di essersi procurato dei test rapidi e di aver chiesto agli invitati di effettuare il tampone prima dell’evento, ma non tutti avrebbero accettato, mentre altri sarebbero risultati negativi. Ed è proprio tra quei negativi che poi sono emersi, grazie al tampone molecolare effettuato dalla Asl di Brindisi, i quattro positivi. Non è escluso che si siano contagiati proprio quella sera. Si spera solo che il contagio sia stato poi circoscritto. Alla fine la pubblicazione di quel video e la vicenda diventata pubblicata ha permesso di bloccare ulteriori contagi.