“Brindisi nel contesto della storia”: in libreria la Seconda Edizione del libro di Gianfranco Perri

Il più recente libro di Gianfranco Perri su Brindisi, presentato al pubblico l’estate scorsa, è stato premiato dal favore dei lettori che in pochissimi mesi dalla pubblicazione hanno fatto esaurire nelle librerie cittadine tutte le 300 copie della prima edizione. E così Perri ha accolto la richiesta di pubblicarne una Seconda Edizione che, riveduta e corretta, è adesso disponibile in libreria: alla Mondadori in corso Garibaldi, alla Pezzuto in vicolo Amena, alla Valigia delle Indie in via Tarantini e al Bookshop di Palazzo Granafei. “Brindisi nel contesto della storia” un libro immaginato “viaggiando” e anche scritto, in buona parte, “viaggiando”. Un libro per chi vuole scorrere e conoscere l’intera storia di Brindisi, dalla città pre-romana dei Messapi fino ai giorni nostri.

Una storia plurimillenaria, tanto avvincente quanto articolata, che spazia sull’intero corso della civiltà occidentale che ha visto Brindisi sempre presente e spesso protagonista di rilievo. Una storia, quella di Brindisi, decisamente complessa e per questo, il libro di Perri, bello originale e suggestivo, si presenta con un testo su due colonne parallele: sulla colonna di sinistra il “contesto della storia” e su quella di destra la “storia di Brindisi”. Due testi di fatto del tutto separati, ognuno dei due da poter essere letto in maniera del tutto indipendente dall’altro.

Dice Perri: «… L’idea è che si possa scorrere la storia di Brindisi e, nel momento in cui lo si ritenga opportuno e utile, o necessario per meglio recepire o valorizzare quella storia, si possa al contempo consultare il contesto storico in cui quella parte di storia di Brindisi trascorse…». Il professor Catalano, nella sua premessa al libro, ha scritto: «… La scrittura di Perri, ariosa e insieme attenta, coglie le immagini di Brindisi, dalla preistoria e protostoria fino agli anni più recenti del secondo dopoguerra. Scorrendo le sue pagine, possiamo ripercorrere le vicende storiche più ampie e inclusive, da una parte, e, dall’altra, l’articolarsi specifico di quelle nella trama della vita pubblica di Brindisi. Farà bene alla memoria collettiva di quanti hanno a cuore questa bella e quasi sconosciuta città, riportare alla mente non solo le origini della città messapica, ma anche la perdurante importanza, nello scorrere dei secoli, del suo porto da cui partirono l’espansione romana in oriente, le guerre puniche e quelle contro i pirati illirici.

La città di Marco Pacuvio, nella quale fiorirono il commercio, l’agricoltura e il diletto del celebre vino; la città da cui partivano per la Grecia i giovani nobili per completare la loro educazione; la città che vide Cesare, Pompeo e Cicerone e Cesare Ottaviano. Brindisi protagonista della storia della nostra regione, invasa e occupata, dopo la caduta di Roma, da innumerevoli popoli, dai Longobardi ai Normanni, dai Bizantini ai Saraceni, passando attraverso l’età federiciana e il dominio angioino, aragonese, spagnolo, fino al regno di Napoli e ai Savoia nel nuovo regno d’Italia. E poi gli anni mitici della Valigia delle Indie, che, col completamento e lo sviluppo delle linee ferroviarie, collegò, per quasi quaranta anni, l’Inghilterra, attraverso il porto di Brindisi, a Bombay e suscitò la costruzione di infrastrutture logistiche di capitale importanza. E gli anni del Primo Novecento che videro il potenziamento del porto, lo sviluppo di una industria legata alla lavorazione dei prodotti agricoli ed eventi come la costruzione, nel 1903, del teatro Verdi, la prima guerra mondiale, con l’esplosione della Benedetto Brin, l’esodo dell’esercito serbo e le pagine di valore scritte dai nostri marinai. Brindisi nel secondo dopoguerra, con un alternarsi di eventi ancora oggi discussi, come l’abbattimento della Torre dell’Orologio, l’incredibile demolizione del Teatro Verdi e del Parco della Rimembranza: gli anni dello “scempio”, cui seguirono la rapida industrializzazione con la Montecatini e l’industria chimica i cui gravissimi danni ambientali soffriamo ancora oggi…».