Biondi espone “La culla delle albe”, mise en scène al Teatroinscatola

Il Teatroinscatola, di Roma, dal 31 ottobre al 10 novembre, presenta, nei suoi spazi, una serie di imperdibili appuntamenti per rendere omaggio alla celebre autrice inglese Sarah Kane, punta di diamante della drammaturgia contemporanea britannica e figura chiave del cosiddetto in-her-face theater.
Elena Arvigo dal 31 ottobre al 6 novembre (senza pause), alle ore 21, porta in scena, dopo il successo ottenuto alcuni anni fa, lo spettacolo 4.48 Psychosis, con la regia di Valentina Calvani: una spietata indagine sulla depressione, il male di vivere e le nevrosi che conducono al gesto estremo e drammatico del suicidio. Un testo toccante e molto complesso di cui l’attrice riesce a renderne la drammaticità e allo stesso tempo, in alcuni passaggi, l’ironia. Un flusso di coscienza, un monologo intermittente, inframmezzato da dialoghi immaginari e momenti di buio. Un grido rivolto alla società dei sani, dei normali, in cui Sarah Kane proclama la sua decisione di togliersi la vita proprio per dimostrare di essere più sana e normale di tutti. La prova estrema di coerenza di una donna da sempre tradita dal mondo e dall’amore, una riflessione venata di nero che apre il cuore di ogni essere umano. Elena Arvigo affiancherà alla messa in scena, inoltre, un laboratorio sul testo rivolto agli attori, che si terrà nello spazio allestito per lo spettacolo.

In concomitanza con lo spettacolo, dal 31 ottobre al 6 novembre, l’artista Domenico Uccio Biondi espone “La Culla delle Albe”, una mise en scène curata dal prof. Massimo Guastella docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università del Salento e direttore del MAP, il Museo Mediterraneo dell’Arte Presente, che parte da un’idea di terra madre o matrigna a cui fanno riferimento delle maschere monocrome, poste su steli metallici, che vanno oltre la scultura per essere solo delle apparenze. Il progetto “La Culla delle Albe” nasce, nel 2012, ispirato dallo scritto drammaturgico “4:48 Psycosis”, incentrato sulle ore 4 e 48 statisticamente appuntamento con il suicidio, come fu per la stessa autrice. Da questo lavoro autobiografico Biondi ha tratto stimoli per dare alle sue creazioni un doppio significato: unire il senso della morte e il senso della vita, quindi della rinascita. “La Culla delle Albe” è circondata da aloni di forte ironia, le sue maschere si fanno spaventapasseri ninnabili, posti accanto alle teche che raccontano la cultura del passato e la comune mediterraneità. Per l’occasione l’esposizione sarà sintetizzata in una videoinstallazione (ingresso gratuito).