Brindisi, le case “palazziate”, dimore dei benestanti

I palazzi e le “case palazziate” un tempo erano dimore di famiglie benestanti. Di famiglie gentilizie i palazzi e dei cosiddetti “nobili viventi”, cioè del ceto medio che si era venuto a creare nel tempo, le case palazziate. I palazzi avevano di solito tre piani, le case palazziate due. I palazzi esponevano lo stemma di famiglia realizzato in pietra leccese ben visibile sul portale d’ingresso; le case palazziate di solito no.
Il portale in pietra conduceva ad un cortile che aveva le funzioni di pozzo di luce, da cui dipartivano le scale che conducevano al primo piano.
A pianterreno c’erano le “camere inferiori” adibite a botteghe o a magazzini di alimenti. Al primo piano, il cosiddetto “piano nobile”, c’era il salone per i ricevimenti da un lato; la camera da letto e la cucina con la dispensa dall’altro. Alcune case palazziate avevano giardino e cappella privata.
Avevano anche lo scantinato, in cui si accedeva da una porta laterale o posteriore, destinato a stalla o scuderia.

Favi bianchi
Purè di fave

Ingredienti: fave secche sgusciate, pomodori, cipolla fresca spunzali, cicorie o cicureddi (cicorie selvatiche) lessate, sale, origano, pane raffermo, olio d’oliva.

Preparazione: dalla sera precedente mettete in ammollo le fave secche, coperte d’acqua.
Il giorno seguente pulite le cicorie o le cicorielle raccolte nel campo; lavatele accuratamente e lessatele in acqua salata.
Pulite anche le fave da eventuali bucce o da animaletti propri delle fave (favaluti) e mettetele a cucinare in una pignata (pentola di terracotta) posta su fuoco moderato con spargifiamma. A metà cottura, schiumate e salate. Di tanto in tanto, quando si nota che l’acqua è consumata, aggiungetene un po’ calda. A cottura ultimata, aggiungete un po’ d’olio e girate energicamente con un cucchiaio di legno (la cucchiara ti li favi), affinchè non rimangano grumi.
Scolate le cicorie, disponetele in un piatto e conditele con olio extravergine di oliva.
Preparazione dei “contorni”: tagliate a pezzi il pane di grano, friggetelo con poco olio o abbrustolitelo e disponetelo in una coppetta. Tagliate i pomodori a pezzetti, sistemateli in una coppetta e conditeli con olio extravergine d’oliva, sale fino e origano. Affettate la cipolla, sciacquatela in acqua e sale (per togliere l’odore pungente) e mettetela in una coppetta.
Scodellate le fave nel piatto e accompagnatele con il contorno che gradite di più, tra quelli preparati.