Di Marina Poci per il numero 420 de Il7 Magazine
La fantasia a righe bianca e azzurra che Giulia Gioia amava indossare è lo sfondo scelto dall’associazione XO la factory, della quale era vice presidente, come base per la locandina del Festival di letteratura, editoria, musica e impegno civile “E tu splendi invece”, organizzato in sua memoria a Francavilla Fontana nei giorni 22 e 23 ottobre prossimi: è intitolato come il verso delle “Lettere Luterane” di Pier Paolo Pasolini, tanto noto quanto – spesso – mistificato nel senso, che campeggia ancora sul suo profilo Facebook e che la famiglia ha ritenuto appropriato a compendiare in un’unica espressione il monito alla resistenza culturale e alla vivacità intellettuale, tanto care a Giulia, e il ricordo della sua smagliante intelligenza creativa, che a soli trentaquattro anni l’aveva portata ad essere una affermata editor e redattrice, con collaborazioni su tutto il territorio nazionale, e un punto di riferimento, in ambito editoriale e letterario, per la sua città.
“E tu splendi invece” è una manifestazione fortemente voluta dalla famiglia, prodotta da XO la factory (attiva nell’ambito delle produzioni musicali e dell’organizzazione degli eventi), sostenuta dal patrocinio morale della Regione Puglia, del Comune di Francavilla Fontana e di Puglia Sounds e promossa con l’ambizione di trasformare per due giorni la Citta degli Imperiali in un laboratorio di bellezza condivisa.
Giulia Gioia, morta il 5 marzo scorso all’ospedale Sant’Orsola di Bologna per una emorragia insorta nel corso di un esame di routine, era una giovane donna “e sensibile” (così la definisce il fratello Giuseppe): la rara malattia autoimmune da cui era affetta, la colangite sclerosante primitiva, non ne aveva fiaccato lo spirito, né la disciplina negli studi e l’impegno lavorativo. “Aveva conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne, poi la specialistica in Editoria, infine un master, ancora in Editoria, che le aveva assicurato una specializzazione in una professione che non tutti sono capaci di svolgere. Lavorava con le parole, andava a cesellare i testi degli altri con attenzione e passione certosina e le piaceva interessare alla lettura i ragazzi più giovani. Perciò abbiamo pensato, sin dai primi giorni successivi alla sua morte, che il modo migliore per ricordarla fosse intitolarle un premio letterario in ambito scolastico, anche perché mia sorella l’anno scorso aveva avviato un percorso di approfondimento sulla figura dell’editor con alcune classi del liceo scientifico Ribezzo. Ci siamo impegnati in questo senso, dopodiché intorno al concorso vero e proprio, destinato agli studenti delle scuole superiori francavillesi, si sono sviluppate tante altre iniziative. È così che è nato il Festival”, spiega Giuseppe Gioia.
Il festival prenderà il via mercoledì 22 ottobre alle ore 10:00, con un “risveglio letterario”, un momento intimo e suggestivo che avrà luogo al parchetto Tatarella, curato da Diego Fanelli.
Alle 17:00 la sala Don Rocco Leo ospiterà uno degli appuntamenti più attesi: l’incontro con il giornalista afghano Najeeb Farzad, che presenterà “Possa Kabul essere nostra. A letter from Italy”. A moderare sarà il giornalista Fabio D’Angelo, dando voce a una riflessione sul significato dell’esilio, della memoria e del racconto in tempi di conflitto.
La biblioteca comunale diventerà poi un centro di dialogo interdisciplinare. Alle 18:00 Antonio Carriero, ingegnere biomedico, imprenditore digitale ed esperto di advertising e marketing digitale, proporrà “La chimica della parola”, un viaggio tra neuroscienze, linguaggio e marketing che offrirà spunti pratici su come l’uso consapevole delle parole possa influenzare profondamente noi stessi e chi ci circonda; a seguire, alle 18:30, lo psicologo e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale Giammaria Carriere condurrà un approfondimento sulla comunicazione efficace, strumento essenziale per costruire relazioni consapevoli e comunità solide.
La manifestazione si sposterà quindi al Circo della Farfalla, spazio di sperimentazione e creatività: Alle 19:30 gli editor Stefano Micunco e Grazia Paola Labellarte delle Edizioni Pagina terranno il talk “La maieutica del libro”, dedicato al processo creativo e trasformativo che un testo comporta; infine, alle 21:00, il pubblico potrà assistere al concerto di Diego Fanelli e Braglei, un mix di suoni e parole che darà ritmo alla chiusura della prima giornata.
Ne giorno di giovedì 23 ottobre, data che coincide con il compleanno di Giulia, a partire dalle 19:30 il teatro Italia aprirà le porte per accogliere un evento corale, destinato a diventare il cuore pulsante del festival. Sul palco, infatti, si alterneranno alcuni tra i nomi più interessanti della scena musicale italiana: la cantautrice e scrittrice Erica Mou, il raffinato Pino Marino dalla scena romana, l’icona alternativa Amerigo Verardi, la polistrumentista Chiara Turco, Walter Celi con i Blend Project, e il vincitore di SanremoLab Carmine Tundo. A condurre la serata sarà l’attore Giorgio Consoli, che intreccerà le performance musicali con la lettura di alcuni scritti di Giulia, restituendo al pubblico la sua voce e i suoi pensieri.
Ad arricchire ulteriormente il programma, durante entrambe le giornate dalle 17:00 alle 20:00 il teatro Imperiali ospiterà una mostra dell’artista internazionale Marika Nacci. Le sue opere, già esposte in gallerie di Mosca, New York e altre capitali mondiali, dialogheranno con gli spazi storici della città, creando un ponte tra il locale e il globale.
“Mi piace sottolineare due aspetti”, continua Giuseppe Gioia, “Il primo riguarda la partecipazione a titolo completamente gratuito di tutti i professionisti e gli artisti che saranno con noi, oltre al fatto che il Festival è stato interamente finanziato da una campagna di crowdfunding attiva su Produzioni dal Basso. Il secondo ha a che fare con la malattia di Giulia e la sua generosità: infatti, parte del ricavato del contributo minimo di 5 euro richiesto per l’ingresso sarà devoluto all’AIRCS (Associazione italiana Ricerca Colangite Sclerosante), per sostenere la ricerca sulla patologia di cui mia sorella soffriva”.
Per partecipare alla prima edizione del Premio Letterario “Giulia Gioia”, con un racconto breve, un reportage narrativo o un testo di scrittura autobiografica, c’è tempo sino al 30 settembre (“anche se le adesioni sono già moltissime”, precisa il fratello): il tema guida è “Le parole che salvano” – Come un libro, una frase o una conversazione ti hanno cambiato”. In premio ci sono buoni libro spendibili presso la “Libreria Francavillese” di Francavilla Fontana: 200 euro per il primo classificato, 200 euro per il secondo e 50 auro per il terzo.
“Giulia sognava che anche qui nel nostro Sud si potesse parlare una lingua fatta di bellezza, cura del territorio e desiderio di diffondere la lettura e l’arte dell’editing. Per noi dell’associazione e della famiglia questo Festival vuole essere l‘inizio di quella lingua. Ogni anno, un appuntamento. Ogni anno, un ricordo che si fa racconto. Ogni anno, Giulia che ci guarda e, chissà, magari sorride. Anzi, per quello che mi riguarda, sono certo che di me starà pensando “ecco, ce l’hai fatta: quando ti intestardisci su qualcosa, niente ti fa desistere”, aggiunge il fratello.
Amava la vita, Giulia Gioia, apprezzava gli istanti e prestava attenzione alle parole: il 22 e il 23 ottobre prossimi la sua città ne celebrerà il talento, la visione e la luce. Perché “E tu splendi invece” non resti soltanto la frase di copertina del suo profilo social, ma diventi invito ai giovani francavillesi a continuare a brillare nonostante le difficoltà, proprio come lei ha fatto fino all’ultimo giorno di vita, coltivando un sogno capace di ispirare chi resta.