di Gianfranco Perri per IL7 Magazine
L’anno scorso, l’amico Marco Greco diede alle stampe il suo “Ho sognato Robert Johnson…” in cui ci raccontò con pacata emozione il lungo ed affollato percorso di quelli che a Brindisi hanno fatto la storia – nonché in una qualche misura anche l’attualità – della buona musica: suonata, cantata, ascoltata e ballata. Tra le parecchie centinaia di musicisti puntigliosamente ricordati da Marco Greco nel suo bel libro, sono moltissimi quelli che meriterebbero di essere enfaticamente – oltre che ricordati – celebrati per le loro straordinarie qualità artistiche e umane e, ne sono certo, ci saranno buone occasioni per farlo.
Io oggi, appunto, ho scelto di raccontare ‘di uno di loro’: di un musicista e cantante brindisino, di un amico dalle peculiarità artistiche e – ancor più – umane, assolutamente encomiabili. Un musicista con già alle spalle un lungo e talentoso itinerario artistico, ma – per il nostro diletto – tutt’ora in piena e frenetica attività e con davanti, ne sono proprio certo, ancora un lungo percorso per lui colmo di tante altre gratificanti esperienze.
Efisio Panzano, infatti, all’anagrafe non è più un ragazzino, tant’è che di anni in meno di me ne ha veramente pochi, sufficienti però ad averci impedito di “suonare assieme” in quei favolosi – musicalmente parlando – anni Sessanta, prima che io abbandonassi quel romantico ‘mestiere’ di musicista per intraprenderne un altro, un po’ meno artistico.
Ho rincontrato Efisio dopo tantissimi anni – troppi purtroppo, direi – precisamente nel marzo del 2012, quando con l’entusiasmo di Nicola Poli, un altro bravissimo musicista divenuto quasi un’icona per noi brindisini, si riuscì ad organizzare il 1º Raduno dei musicisti brindisini, con la partecipazione di tantissimi di loro, giovani e giovanissimi, ma anche e soprattutto, tanti meno giovani e quasi storici. Da allora mi sono riproposto, riuscendoci, di rivedere riabbracciare e soprattutto riascoltare Efisio e la sua band, tutte le volte che ritorno a Brindisi che, per mia fortuna, non sono poche.
Ebbene Efisio, anche in quell’occasione manifestò il suo essere, non solo di musicista, ma di amico sincero e dalla grande umanità. Non indugiò un solo istante a mettere a disposizione senza interesse alcuno i suoi preziosi strumenti e impianti musicali: trasportandoli, montandoli e rimanendo poi, con incredibile umiltà, a disposizione di tutti, manovrando quegli impianti durante tutte le cinque e più ore che durò quella bellissima manifestazione.
Efisio iniziò a cantare e suonare – il basso e la chitarra – negli anni ’70, quindi integrò i Randun, il talentoso gruppo con cui, accompagnato da Antonio Bruno, Pino Sammarco e Salvatore Cocciolo, nel 1982 conquistò il primo premio al Festival Città di Brindisi celebrato in quella lontana estate brindisina.
Poi, tantissime appassionanti esperienze musicali finché, esattamente vent’anni fa, una svolta importante, con la fondazione della “Blu70-Blusettanta Band” con la quale gli orizzonti di Efisio si allargarono via via su tutto il panorama pugliese, e oltre. Centinaia e centinaia di concerti: in teatri, piazze, club, discoteche e navi da crociera, in formazione band e big band. Un primo CD di successo ‘20 anni di Hit Parade’ e, nel 2015, la conquista del terzo posto nel prestigioso Capitalent.
Gli integranti di oggi dei Blu70, con la voce solista di Efisio, sono i bravissimi musicisti brindisini: Antonio Bruno, chitarrista e arrangiatore; Paolo Mauro, tastierista e cantante; Roberto Cati, percussionista e batterista; e il bassista Alfredo Perchimenna. Ma Efisio e i Blu70 non sono solo in cinque. Tutt’altro! Sono molti di più: la bravissima band brindisina si rinnova continuamente e si arricchisce di contributi sempre di eccezionale qualità, ogni qual volta l’occasione diventa propizia: magari per l’importanza dello scenario e dello spettacolo, ma anche per sperimentare prospettive nuove, o per il solo e semplice piacere di rincontrare i tanti bravi musicisti, amici di sempre, che le strade e i ritmi della vita hanno condotto su altri sentieri. I bravissimi fratelli Franco e Enzo Sgura, e Michele Mele, tanto per citare unicamente alcuni fiati, ma anche tanti e tanti altri ancora.
Grazie Efisio, grazie a nome di tutti noi brindisini – e non – amanti della buona musica, grazie per le tantissime emozioni che ci regali e grazie soprattutto per quella tua coinvolgente passione che riesce a giungere direttamente al cuore di chi ti ascolta. Grazie e… alla prossima!