di Elena Giuliano per IL7 Magazine
Se pensavate che Facebook e Instagram fossero l’ultima frontiera della “social network mania”, vi sbagliate di grosso. Pare proprio che, senza preavviso, il magico mondo della nuova realtà virtuale sia andata ancora una volta più veloce di qualsiasi aspettativa.
Il mostro di Mark Zuckemberg non fa più così paura e anzi, perde consensi e accessi da parte dei più giovani del 9.9%, soprattutto in quella fascia d’età tanto delicata quanto meravigliosa che va dai 12 ai 17 anni. Oltre al chiedervi magari, come sia possibile che un ragazzino di 12 anni sia già caduto fra le grinfie dell’isolamento da social network, forse vi starete anche chiedendo dove si sia andata a rifugiare allora quella fetta di utenti fatta di ragazzini con l’acne galoppante.
Esistono moltissime nuove piattaforme di cui forse neanche conoscevamo l’esistenza, in cui gli adolescenti preferiscono condividere loro foto e “pensieri” – se di quelli si può ancora parlare -. Alcune di queste, la più famosa è Musical.ly, comprendono musica e creazione di coreografie di pochi minuti da condividere con la comunity che le vota e volendo le diffonde. Altre invece come “ThisCrush”, si basano su domande – molto spesso in forma anonima – alle quali si risponde attraverso altri social, in modo tale che il maggior numero di persone la possa vedere. Inutile dire che se pensavamo che Facebook fosse già un chiaro strumento di incoraggiamento di fenomeni come il cyber-bullismo, questi ultimi superano forse ogni limite di legalità.
E allora il via agli insulti sull’aspetto fisico, parolacce e frasi di odio seguiti da risposte ovviamente altrettanto graffianti che generano tutto fuorché un clima di amicizia e socialità – come ci vorrebbero far credere -.
Tempo fa esistevano già Ask.fm e Sarahah che, con una prevedibilità matematica, si scoprirono essere solo strumenti per furti di dati.
Dopo il boom incredibile di Facebook, dove persino i professori e i genitori sono in grado di essere sempre al corrente di ogni attività dei propri ragazzi, gli adolescenti pare abbiano progettato la fuga in un posto dove potessero continuare a condividere il proprio mondo senza essere controllati dai più grandi, trovando naturalmente chi li avrebbe accolti, pronti a farne una massa di leoni da tastiera incapaci di pensare da sé.
Ma del resto, come in tutte le cose, nessuno muoverà un dito fino a che un adolescente non reagirà con un gesto esagerato a causa degli insulti razzisti/omofobi ricevuti da un anonimo.
Oppure invece, qualcuno deciderà finalmente che un ragazzino di 12 anni ha ancora il sacrosanto diritto di non essere scaraventato in un mondo che neanche un adulto, evidentemente sa ancora controllare.