Mostra di Venezia, tutto pronto per gli Oscar italiani

Agosto mese caldo, non solo per i punti da bollino rosso di queste settimane ma anche perché la laguna veneziana è pronta per ospitare l’ennesimo festival del cinema, una delle manifestazioni più importanti e note al livello mondiale.
Da poco è stata rivelato il programma ufficiale della 76 esima mostra del cinema di Venezia che, a detta dello stesso direttore generale dell’evento Alberto Barbera, dovrà competere con la “irripetibile” edizione precedente, in cui si erano susseguiti sia sullo schermo che sul red carpet grandi nomi e lungometraggi che hanno fatto la fortuna della stagione cinematografica appena terminata. Del resto è stato anche merito “di una congiunzione astrale” che Venezia 75 si sia rivelata una delle edizioni più fortunate da tempo nella storia del Festival, ma non per questo quella di quest’anno potrà essere da meno.
L’aumento dei posti a sedere del grande cubo rosso (la Sala Giardino) da 440 posti a 540 posti per un totale di 5938 posti disponibili al pubblico della mostra, non è naturalmente l’unica particolarità di questo Festival. “Bisogna sempre aggiungere qualcosa di nuovo per sentirsi vivi” aggiunge Paolo Baratta, presidente della Biennale. Ed è proprio quello che dal 1932 si cerca di fare, anno per anno, per poter tener testa all’Oscar, che insieme alla Biennale è l’evento cinematografico più antico. Insieme all’onnipresente Fellini, sotto forma di capolavori restaurati e proiettati nella sala storia dell’hotel Excelsior e all’emozionante documentario sulla produzione di Eyes Wide Shut, storico capolavoro di Stanley Kubrik nei fuori concorso, questa è anche e soprattutto una stagione all’insegna della gender equality.
Le donne saranno presenti in maniera preponderante e come registe e come protagoniste di tante delle storie in concorso. Quote rosa in tutte le categorie: a partire dal documentario su Chiara Ferragni, diretto da Elisa Amoruso, su cui Barbera non ha speso più di due parole. Non come il documentario Les Epoivantails, un film sulla difficoltà di inserimento delle donne tunisine che sono state oggetto di schiavitù e prigionia da parte di gruppi dell’Isis. Anche nella sezione Orizzonti, come sottolineato dal direttore, la metà dei nomi presenti come regia appartiene a donne; “qualcosa sta cambiando” aggiunge.
La tematica principale è dunque la donna, nelle sue sfumature più variegate ma soprsttutto purtroppo spesso vittima di violenza.
Non mancano però i grandi omaggi a nomi immortali della musica. Roger Waters Us + Them è un “film concerto” che percorre l’incredibile tour del prima componente dei Pink Floyd e poi anche grande solista. Un viaggio attraverso il globo che verrà raccontato sullo schermo ma anche da Waters stesso, che sarà presente alla manifestazione e incontrerà il pubblico. Di grande risonanza anche la presenza di Paolo Sorrentino e Stefano Sollima che, oltre che rappresentano un’altra novità per il Festival, presenteranno infatti rispettivamente alcune puntate delle loro nuove serie tv. Il primo poterà la puntata 2 e 7 della serie The New Pope mentre il secondo tornerà dopo un grande successo sul piccolo e grande schermo, con Zerozerozero (prima e seconda puntata). Due modelli diversi di serie tv, “antitetici” per citare Barbera, ma sicuramente entrambi oggetto di grande attrazione per il pubblico.
Infine il concorso vero e proprio, che pullula di grandi nomi come Ethan Hawke e Juliette Binoche ne La veritè , Brad Pitt nei panni di un astronauta in Ad Astra, Johnny Depp in Waiting for the Barbarian. E ancora Meryl Streep e Antonio Banderas in The Laundromat e Roman Polanski con il suo J’accuse.
Dal 28 agosto al 7 settembre Venezia sarà la culla del cinema d’autore. Non è il Festival a scegliere il film ma è il film a scegliere il Festiva, dice Barbera. Un po’ come Maometto, il Lido aspetta che il buon cinema venga a sé. Staremo a vedere.