“Radici”, le opere di Melpignano in mostra a Palazzo Tanzarella

Dal 5 agosto all’11 agosto 2017, presso Palazzo Tanzarella, Via Cattedrale, Ostuni (BR), si terrà la “Mostra d’Arte Contemporanea “RADICI”, un’esposizione di disegni, dipinti e lavori Artistici ad opera di Francesco Melpignano, pittore ostunese che vive da ormai tantissimo tempo a Trento.

Francesco Melpignano, inizia ad Ostuni l’attività pittorica in giovane età seguendo una forte passione e inclinazione naturale per il disegno e la pittura. Appassionato studioso di tecniche artistiche, ha scoperto, da autodidatta, il piacere del colore e della creazione pittorica partendo da opere giovanili “naif” e passando poi allo studio e copia delle opere degli antichi maestri.

Ha seguito anche, a Milano, corsi sulla lavorazione di vetro, materia trasparente, fragile, luminosa imparando la tecnica tiffany per creare vetrate, lampade e mosaici.

Ha esposto i suoi lavori in numerose mostre collettive e personali, le più importanti a Ostuni, Trento, Brescia, Verona, Milano, Firenze, New Orleans, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica.

Guardando le opere di Francesco Melpignano si coglie il riflesso delle storie che stanno dietro ai segni precisi di matita, china e olio. Le gioie, le sofferenze, la vita, segni del tempo che ha modellato e intagliato quei volti o quei tronchi. Soggetti e scene sia nei disegni che nei dipinti dall’atmosfera antica, sono meticolosamente dettagliati per creare l’illusione di una realtà che sfugge all’osservatore distratto.

La fotografia, per l’artista, è un mezzo, un punto di partenza, da cui nasce l’emozione. Poi il racconto scorre nel tratto con accentuato realismo, attraverso l’estrema cura del particolare esplorando il soggetto, delineando e seguendo le linee e la trama con la matita e il pennello carichi di luce e ombra, nella ricerca dell’intricata, complessa, natura della realtà stessa, del dettaglio presente e quotidiano che spesso non riusciamo a osservare interamente o non percepiamo nemmeno.

Non esiste una definizione concettuale in cui inserire questo artista fuori dalle correnti e non inquadrato in stereotipi di pensiero. Una determinazione etimologica e concettuale di questi termini è però necessaria utile per orientarci. A tal proposito, possiamo dire che la sua stella polare è stata principalmente la passione, unita ad un particolare amore per il bello, pazienza e tanto lavoro.

Francesco Melpignano, nel suo percorso artistico ha imparato come un garzone di bottega la tecnica del disegno e della pittura che, ancora adesso, continua ad approfondire con una caratteristica cura, unita ad una fanciullesca curiosità. Quello spirito del bambino che fa e ama il proprio lavoro, poiché ogni sua singola creazione lo rappresenta.

Un lavoro infinito, c’è sempre un’ombra da aggiungere, una sfumatura da cogliere. Tratto dopo tratto dalla linea emerge un volto, un albero, una natura morta, un paesaggio, con le sue caratteristiche, il suo fascino, la sua forza a fissare quell’attimo di vita di una persona o di storia di un oggetto per catturare l’emozione e la bellezza profonda, con la sensazione che caratterizza l’esperienza estetica.