di Giancarlo Sacrestano per IL7 Magazine
Il progetto culturale partito due anni fa dal porto di Sanremo, intende approdare nel porto di Trieste il prossimo 4 ottobre, dopo aver toccato cento porti italiani e stranieri del mediterraneo.
L’iniziativa è inserita tra quelle ufficiali che celebrano il centenario della prima guerra mondiale e si fregia del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, fa perno sulla figura dell’eroe nazionale, tenente di vascello della Regia Marina Militare Italiana Nazario Sauro impiccato dagli austriaci per il reato di alto tradimento il 10 agosto del 1916: eroe romantico, indomito irredentista, audace marinaio, ultimo risorgimentale, spirito indipendente, libero e ribelle, sin da giovane aveva abbracciato, egli istriano, suddito austro-ungarico, le ragioni e gli ideali dell’Italia Unita. Lui, esempio che altri migliaia hanno seguito nell’ideale di una nazione unita per il popolo italiano e che questa iniziativa vuole far riemergere dalla soffitta dei ricordi.
Il nipote Romano Sauro, figlio del terzogenito Libero, ammiraglio della Marina Italiana, che ha fortemente voluto il progetto, rievoca nel volume “Nazario Sauro. Storia di un marinaio” le gesta del nonno paterno, che un tempo si studiavano in tutte le scuole ma oggi sono quasi dimenticate; a Nazario Sauro Brindisi dedica una via, ma in ognuno che ha qualche decennio in più il ricordo degli eroi come lui restano un esempio indelebile. “Nazario Sauro – racconta l’Ammiraglio Romano Sauro ebbe 5 figli cui diede nomi patriottici e di libertà. Se penso a quei nomi, ci leggo distintamente le fasi di un progetto: Nino (classe 1901, da Nino Bixio) e Anita (classe 1908, da Anita Garibaldi), a memoria dello spirito garibaldino che aveva scosso il nostro giovane paese; Libero (classe 1907, mio padre) il nome dell’ideale che mosse Sauro; Italo (classe 1910) il suo obiettivo; Albania (classe 1914), nome di nazione non da conquistare ma di cui condivise sogni di libertà e indipendenza.
A cento anni di distanza il progetto di Nazario Sauro è diventato quello del nipote Romano, che da vecchio lupo di mare, skipper d’altura di notevole esperienza, ha pensato bene di unire la storia, il mare e i luoghi d’Italia per unirli insieme in un percorso che riannodi valori e conoscenza. A bordo del “Galiola III”, un cabinato a vela di 9,50 battezzato col nome dello scoglio del golfo del Carnaro contro cui fece naufragio il sommergibile su cui era a bordo suo nonno, prima di essere catturato ed ucciso, Romano Sauro, salpa dai porti con un equipaggio sempre diverso. Giovani studenti, giovani cadetti, che hanno il piacere e l’onere di essere alfieri di una staffetta che ha coinvolto decine di migliaia di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, portando ad ognuno la testimonianza di storie di marinai, ma con loro, la storia e i valori del nostro Paese. La tappa brindisina, cui seguirà l’approdo albanese di Durazzo ed il successivo rientro sulle coste ostunesi di Villanova e di Savelletri, incrociano più che altrove i forti legami transfrontalieri con le vicine coste balcaniche.
A Brindisi, come negli altri porti, l’ammiraglio Romano Sauro presenterà il suo libro “Nazario Sauro. Storia di un marinaio”, in cui fatti inediti, riscoperti in documenti, diari e racconti famigliari riportano all’attenzione un personaggio della prima guerra mondiale, un marinaio d’altri tempi, una persona per bene, recuperandolo dall’oblio, smitizzato dalle retoriche agiografiche del passato e riletto in modo più attuale e moderno. Gli autori si sono posti, infatti, l’ambizioso obiettivo di scrivere per i giovani e di lasciare loro un messaggio di speranza, di entusiasmo e libertà affinché trovino in Nazario Sauro un modello di vita, un esempio da seguire.
I diritti d’autore della vendita del libro saranno devoluti all’Associazione Peter Pan Onlus che offre
gratuitamente, a Roma, accoglienza e servizi alle famiglie di bambini e adolescenti malati di cancro, provenienti da tutta Italia e varie parti del mondo.
L’approdo brindisino vedrà la presentazione del progetto presso la sede della Lega Navale Italiana e presso gli istituti scolastici superiori IPSIA “Galileo Ferraris” e Istituto Nautico “Carnaro”.
Appuntamento dal valore fortemente evocativo e altamente qualificante, la visita, domenica 4 marzo, al Monumento al Marinaio d’Italia e la partecipazione funzione religiosa che si terrà nella cripta in memoria dei marinai caduti, la cerimonia, appuntamento ormai consueto promosso ogni prima domenica del mese da AssoArma Brindisi cui aderiscono tutte le sezioni dell’ANMI della provincia brindisina. Al termine, l’Ammiraglio Romano Sauro, terrà una relazione sulla figura di Nazario Sauro, la cui memoria è custodita nella cripta del monumento, con gli oltre 6.000 marinai caduti durante la prima guerra mondiale.