Brindisi, ultima stazione: la Puglia non passa da qui

Con tanto di conferenza stampa e codazzo di comunicati e quanto la legge della comunicazione impone, il più importante vettore ferroviario ha reso pubblici gli orari e le tratte ferroviarie che consentiranno la migliore distribuzione dei flussi turistici previsti in crescita, anche quest’anno per la nostra amatissima Regione.
Non sfugge neppure ai più inesperti, che la fitta rete che collega i centri maggiori con quella bella e variegata miriade di città, cittadine paesi e borghi pugliesi, la città di Brindisi, porto, aeroporto e stazione ferroviaria che rappresenta da sola il 40% degli arrivi e partenze, non viene neppure presa in considerazione, lasciando il cospicuo flusso ad altri soggetti, magari rivenienti dal settore privato.
La forte polarizzazione di stazioni di testa sulle città di Bari e Lecce, non mascherano, anzi esaltano la distanza siderale che viene rimarcata, con l’assenza di volontà di fare sistema e richiamare al progetto ogni singola risorsa e Brindisi, proprio piccola, Nei giorni scorsi, scioperi dei lavoratori e procedure d’infrazione avanzate dai creditori. si affollano attorno alla società Ferrovie del Sud Est, del gruppo Ferrovie dello Stato, rendendo ancora più difficile da capire perché si disegnano tratte ed orari ferroviari, by-passando lo snodo strategico di Brindisi.
Logiche lontane, forse tutte rintracciabili nelle esigenze politiche, hanno reso possibile ciò che appare masochistico: rinunciare ad un cospicuo guadagno.
L’azienda pubblica fa sapere le novità in Valle d’Itria e nelle province di Bari e Brindisi – unica citazione del capoluogo messapico in tutto il programma – dal 1 luglio al 31 agosto sono previsti 4 nuovi collegamenti bus quotidiani verso Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Locorotondo e Alberobello e 8 corse bus per Conversano, Polignano a Mare, Monopoli, Fasano, Ostuni, Ceglie Messapica, Cisternino, Martina Franca, Locorotondo, Alberobello, Noci, Putignano e Castellana Grotte.
Tra Bari, Turi, Putignano, Alberobello, Locorotondo e Martina Franca ogni giorno circoleranno 10 corse bus dirette.
Tra Bari, Gioia del Colle e Noci ci saranno 4 nuovi collegamenti bus dal lunedì al sabato.
La linea ferroviaria Bari-Taranto, interrotta per interventi infrastrutturali, sarà servita da 64 collegamenti bus in sostituzione del treno. Invariata l’offerta sulla linea Bari-Putignano via Casamassima.
Ma le FSE sono anche il vettore ufficiale del Locus Festival e della Notte della Taranta, infatti Ferrovie del Sud Est sarà vettore ufficiale del “Locus Festival 2019” con collegamenti dedicati da Lecce, Bari e Polignano a Mare per i concerti in programma a Locorotondo (BA) il 7 agosto (Lauryn Hill) e 10 agosto (Calcutta).
I bus partiranno da Bari (con fermate a Triggiano, Capurso, Noicattaro, Rutigliano, Conversano, Castellana Grotte, Putignano, Noci, Alberobello), Brindisi, Lecce e Taranto (con fermate a Francavilla Fontana e Martina Franca), Polignano a Mare (con fermate a Monopoli, Fasano, Torre Canne e Cisternino).
Confermata l’offerta di collegamenti straordinari in treno e in bus per la Notte della Taranta a Melpignano (LE).
L’uso del treno – fanno sapere da Ferrovie del Sud Est – mezzo green per eccellenza, per finalità turistiche, ricreative e culturali, rappresenta un valore aggiunto per la valorizzazione del territorio. In quest’ottica Trenitalia sta diffondendo una serie di pubblicazioni che illustrano le bellezze del nostro territorio, raggiungibili in treno. Con Slow Food Editore ne sono state, inoltre, ideate 20 sul panorama eno-gastronomico del Paese. Venti itinerari eno-gastronomici che si sviluppano su 20 linee regionali; tra queste la Brindisi – Bari.
Brindisi viene pertanto citata quale atto dovuto, non luogo e mercato di riferimento, ma opportunità da estrapolare alle già inefficaci prestazioni amministrative locali, impegnate in una rielaborazione assai complessa e dai risvolti a tratti inquietanti, che non lasciano presagire nulla di buono. Se è verissimo che Brindisi è preda ambita e debolissima e la sua scarnificazione viene perpetrata anche da quei soggetti che dovrebbero avere a cura le sorti delle comunità, dall’altra, i livelli istituzionali locali rantolano con voce fioca una reazione flebile che chi è chiamato al suo capezzale chiamato a guarire, preferisce non ascoltarla. L’estate, quella delle stagioni, sta per arrivare, ma quella climatica si preannuncia breve ed incerta, come incerta è la possibilità che nelle autorevoli amministrazioni brindisine, sorga spontaneo e subitaneo uno scatto di responsabilità che dia un segnale di esistenza in vita e che si appropri di ogni opportunità per ridare slancio e speranza ad una comunità che, lei, sì, muove l’esigenza di partecipare ad un fermento per il risorgimento del territorio. Per ora è chiaro a tutti, la Puglia turistica, non farà fermata a Brindisi, neanche per pisciare.