di Felice Rizzo per il7 Magazine
L’amore per la propria squadra, quella per cui si è gioito e sofferto tante volte sul campo, a volte è la molla che fa sorgere qualcosa di nuovo. E’ lo stesso sentimento che ha spinto Maurizio Camassa e Coco Romano – rispettivamente capitano ed allenatore della gloriosa Virtus Mesagne, quella che regalava soddisfazioni ai suoi tifosi negli anni ‘90/’95 – a creare un Centro Minibasket che ne ricordasse almeno il nome. E’ così che è sorta nel 2004 la New Virtus Mesagne: “un atto d’amore – ricorda oggi proprio Maurizio Camassa – verso quella società sportiva che ci aveva fatto crescere come uomini e come atleti, ma anche una sfida che accettammo volentieri, nonostante le difficoltà iniziali, soprattutto nel trovare spazi per l’attività.
Qualcuno disse «anche le pulci hanno la tosse!», ma si sa le pulci saranno anche noiose, ma sono tenaci e noi abbiamo continuati imperterriti nel nostro progetto”. Una tenacia che verrà ricompensata, quattro anni dopo, con la nascita della associazione sportiva vera e propria: Gigi Valentini, Cosimo Scalera, Cataldo Crusi, Raffaele Scianaro, Ivano Guarini ed Egidio Gallo ne furono i soci fondatori, con quest’ultimo che assunse l’incarico di primo presidente. Presto detti anche gli obiettivi istituzionali: incrementare il minibasket e dedicarsi alla crescita tecnica dei ragazzi del settore giovanile. Obiettivo raggiunto con le prime confortanti esperienze nei campionati giovanili FIP, privilegiando la maturazione dell’atleta e non certo l’esposizione mediatica dei risultati.
Ma i ragazzi crescono in fretta ed hanno voglia di cimentarsi nei campionati senior: “da qui la decisione – è Ivano Guarini, subentrato alla presidenza dopo le dimissioni di Gallo per impegni di lavoro, a spiegarlo – di iniziare con un campionato di Prima Divisione. Una scelta supportata dalla solidità della società e dalla volontà di fare i passi giusti al momento giusto, che ci hanno portato in soli tre anni ad essere premiati oggi, grazie alla ristrutturazione dei campionati pugliesi, con l’ inserimento della nostra formazione nella Serie D regionale”. Un impegno che però non ha mutato la vocazione della società: uno sguardo privilegiato verso i giovani. Importanti collaborazioni sono state strette, infatti, negli anni con New Basket Brindisi ed Aurora Brindisi alle quali vengono prestati i migliori prospetti per farli crescere e competere in un gruppo più evoluto in campionati di Eccellenza o DNG, mentre dalle vicine San Vito, Sandonaci e Carovigno si accolgono con simpatia giovani per inserirli in gruppi omogenei e valorizzarli. Di loro si occupa uno Staff Tecnico competente ed affiatato che, per l’ormai imminente stagione sportiva, vedrà Massimo Vitali responsabile dei gruppi Under 13 e 14, Maurizio Santoro guidare i gruppi Under 16 e 18 e Maurizio Camassa coach della prima squadra. Grande attenzione come si diceva al Minibasket, affidato alle cure della prof.ssa Rosa D’Alò ed allo stesso Camassa, Istruttore MB: oltre ai normali corsi di avviamento, per il secondo anno consecutivo verranno realizzati un progetto sociale, a costo zero, per accogliere i bambini ospiti delle case-famiglia del territorio ed il Progetto “Kids”, anch’esso gratuito, di intervento nelle Scuole dell’Infanzia.
“Non debordiamo dai nostri obiettivi consueti – ci tiene a precisare coach Maurizio Camassa – nemmeno con la prima squadra: largo spazio ai nostri giovani e ad alcuni elementi di scuola Aurora, che per l’occasione avranno due compagni di squadra comunitari, ma con centimetri e peso importanti, essenziali per dare corpo a questo gruppo”. Ma nella New Virtus non esiste nemmeno la “politica dell’abbandono”: “niente affatto – precisa il Presidente Guarini – ai nostri tesserati più…avanti negli anni e nel peso, da qualche anno riserviamo la partecipazione nei campionati amatoriali organizzati dai vari Enti di Promozione Sportiva; Carla Ciracì si interessa di questo gruppo che, oltre a divertirsi, non ha lesinato buoni risultati sul campo”.
Insomma, un sodalizio che non si pone certo obiettivi inebrianti, ma che vuole muoversi con i piedi ben saldi per terra, mettendo la gioventù sulla vetta dei propri pensieri ed operando per la sua crescita umana e sportiva.
Chissà, forse l’amore originario di Camassa e Romano per il nome Virtus, avrà trovato appagamento; non resta che trasmetterlo alle attuali generazioni di atleti con la nuova accezione sociale. In bocca al lupo, New Virtus!