Una programmazione da far invidia ai migliori teatri italiani.
La fondazione del Nuovo Teatro Verdi riesce a chiudere un cartellone di altissimo livello con le migliori compagnie e i più bravi attori, volti noti, sia ai frequentatori di foyer che agli spettatori di cinema e televisione.
Si inizia con un classico della commedia, per questa occasione adattato in musical: “Il Vizietto”, interpretato da Enzo Iacchetti e Marco Columbro.
Ficarra e Picone, la famosa coppia di comici che presenteranno il loro spettacolo “Apriti cielo”, mentre saranno tre gli appuntamenti con la prosa di Shakespeare: “Il mercante di Venezia” con uno strepitoso Silvio Orlando, “Le allegre comari di Windsor” e il “Riccardo III”.
Da segnalare la partecipazione di Stefano Accorsi, star del cinema, impegnato nel “Giocando con Orlando”, liberamente tratto dall’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto.
Presente sul palco del Verdi anche Giuseppe Fiorello in un musical che vede una serie di rimandi tra la storia personale della sua famiglia e quella di Domenico Modugno.
Una vittoria, quella degli organizzatori, che si va ad aggiungere al fatto che le compagnie teatrali hanno accettato di esibirsi non dietro un cachet prestabilito ma su percentuale d’incassi.
Alla conferenza stampa, che si è svolta nella sala di Palazzo Nervegna, hanno preso parte il presidente e sindaco di Brindisi Mimmo Consales, il vicepresidente e commissario straordinario della Provincia Cesare Castelli, e il direttore artistico Carmelo Grassi, per delineare i caratteri salienti della stagione, con tutti gli aspetti che ne testimoniano la qualità e l’originalità.
«La stagione teatrale è davvero un miracolo – è il pensiero del presidente Mimmo Consales – considerate le tantissime difficoltà economiche nelle quali le amministrazioni pubbliche sono costrette a muoversi. Sono tempi di crisi, non solo per le famiglie e per le imprese. Tuttavia il Comune è al fianco della Fondazione perché ritiene centrale e irrinunciabile il ruolo del teatro e della cultura in generale per il futuro dei nostri ragazzi. Il cartellone, come l’insieme delle nostre proposte culturali, della formazione, dell’istruzione, devono essere in questo frangente uno scudo col quale proteggere le forze vive della città. In attesa di momenti migliori. Offriamo anche quest’anno una “bella stagione”, consapevoli che esiste un rapporto strettissimo tra iniziative culturali e la qualità della vita di un territorio».
Sulle stesse tracce il vicepresidente della Fondazione, Cesare Castelli: «Vogliamo contagiare il pubblico ed essere portatori sani di teatro, raccontare, catturare schegge di realtà per portarle sul palcoscenico ed essere specchio del mondo in cui viviamo. Il ruolo del teatro è di grande importanza sociale e culturale, costituisce senza dubbio un luogo di riflessione e di creatività. E bene sta facendo il sindaco con l’amministrazione comunale a investire programmaticamente sulle iniziative di spettacolo e culturali. Ma cultura significa anche cambio di idee e di mentalità, partecipazione, confronto nei luoghi di vicinanza con il proprio pensare e sentire. L’offerta del Nuovo Verdi è in linea con tutto questo, per questo diamo il benvenuto a una stagione di spessore e soprattutto capace di catturare diverse sensibilità».
«Una stagione teatrale costruita – ha sottolineato il direttore artistico Carmelo Grassi – con l’obiettivo di portare al Nuovo Verdi spettacoli di qualità, proposti da compagnie e produzioni affermate che, spaziando tra generi e linguaggi, abbiamo unito per soddisfare le attese ed incontrare il gradimento di un pubblico di più generazioni». L’obiettivo espresso è di tenere vivo in città un presidio culturale importante, uno spazio per le arti, «valorizzando l’esistenza di luoghi come il teatro nel quale la comunità si ritrova nella consapevolezza di vivere momenti unici ed irripetibili di approfondimento e crescita culturale ma anche di sano svago e divertimento. L’idea è di presentare spettacoli che, tra generi e linguaggi, non lascino indifferenti. Spettacoli capaci di bruciare, corrodere, continuare oltre l’ultimo applauso, riunire le storie, togliere le maschere. La responsabilità del teatro sta nel tipo di offerta che si fa. Ma perché tutto questo accada è necessario che alla base ci sia sempre un bisogno comune».
Un palcoscenico colorato d’arte in tutta la sua essenza. Prime, sorprese, riprese e serate uniche: si annuncia decisamente ricca la nuova stagione del Teatro Verdi di Brindisi che traccia un percorso di proposte attraversando epoche e stili, fra tradizione del classico ed esplorazione dei territori artistici più interessanti della scena contemporanea.
Il cartellone 2013-2014 nasce all’insegna delle finestre aperte sui generi e sul continuo scambio con gli spettatori che si rinnova con ottimi risultati. Ben diciotto spettacoli in programma che, dal prossimo novembre fino ad aprile 2014, liberano l’immaginazione offrendo un’ampia partitura di programmazione e conservando la sempre forte relazione con il pubblico e il territorio. È la cifra della stagione del Nuovo Teatro Verdi.
Stefano Accorsi, Silvio Orlando, Alessandro Haber, Alessio Boni, Francesco Bonomo, Emilio Solfrizzi, Lunetta Savino, Giuseppe Fiorello, Alessandro Gassman: i volti del migliore cinema italiano saranno in scena accanto ai grandi registi dello spettacolo dal vivo per rileggere i giganti della letteratura drammatica con sguardo contemporaneo, insieme agli autori, come Marco Paolini, Francesco Niccolini e Saverio La Ruina, che raccontano il nostro tempo attraverso il cosiddetto “teatro civile”.
Abbonamenti e biglietti. Durante la conferenza è stata presentata anche la campagna abbonamenti per gli spettacoli in cartellone, con apertura del botteghino il prossimo 16 settembre. La proposta prevede anche quest’anno un carnet “Open” di sette spettacoli, più uno in omaggio, con diritto al posto fisso, e un’opzione integrativa di cinque appuntamenti in unica serata, più uno in omaggio, che consente di sottoscrivere un abbonamento completo. Resta infine confermata la formula degli spettacoli a scelta, denominata “Free”, che permette a ciascuno di scegliere cinque titoli e allestire così una minirassegna a misura dei propri gusti. Al pari dell’abbonamento, anche il biglietto per il singolo spettacolo fa parte di una politica dei prezzi diversificata che mira a favorire la fidelizzazione del pubblico.
La Stagione. Il sipario si alza tutt’altro che in sordina. Si comincia il 22 e 23 novembre, la carta vincente del Verdi è l’umorismo grazie alla divertente commedia Il Vizietto – La cage aux folles con Enzo Iacchetti e Marco Columbro, regia di Massimo Romeo Piparo, una storia d’amore in un locale di travestiti in Francia, esuberanza teatrale nella collaudata espressività dei protagonisti. Irriverenti ma con garbo, Ficarra e Picone tornano (dopo dieci anni) a Brindisi il 28 novembre con il loro esilarante Apriti cielo, quadri di vita quotidiana con i suoi paradossi al limite dell’assurdo. Cronaca nera, politica e religione sono affrontati con la leggerezza che contraddistingue il duo siciliano in una riflessione sulla nostra società.
L’abbraccio del tempo si dilata, si protrae, volge lo sguardo indietro e incontra William Shakespeare, è teatro, è storia del teatro con Il Mercante di Venezia il 5 dicembre che vedrà Silvio Orlando nel ruolo di Shylock diretto da Valerio Binasco. Quest’ultimo, considerato fra i registi più interessanti e apprezzati del momento, mette in scena «uno spettacolo di qualità destinato non alle nicchie, ma al pubblico più ampio, per ricreare quel legame originario tra parole recitate e ascoltatori che di suo ha forza abbastanza senza altre mediazioni».
In Giocando con Orlando da Ludovico Ariosto, in cartellone il 18 e 19 dicembre, Stefano Accorsi e Marco Baliani salgono su una giostra di parole in rima ed esplorano fianco a fianco, nell’antico gioco del teatro, mondi, paesaggi, personaggi, passioni, furie e tradimenti. Tinte romantiche come quelle che danno luce a uno dei racconti più belli della storia del balletto: Lo Schiaccianoci. L’intramontabile favola di Cajkovskij arriva sulle punte il 28 dicembre,rivisitata da Fredy Franzutti, giovane coreografo e regista salentino, che rende omaggio al mondo gotico del regista Tim Burton. Ma gli auspici delle favole segnano anche l’inizio del 2014. L’8 e il 9 gennaio approda al Verdi la nuova produzione firmata da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, Alice Underground, cartoon teatrale con video, animazioni e invenzioni sceniche, sospese tra tecnologia e arte del disegno.
Il 16 gennaio Saverio La Ruina squarcia un velo su una pagina di storia dimenticata. In Italianesi l’autore e attore calabrese incentra il suo monologo sulle vicende dei figli di militari italiani nati in Albania dopo la guerra e cresciuti nei campi di prigionia, fra due patrie, senza identità nazionale. La storia è ancora padrona e maestra ne Il Visitatore di Éric-Emmanuel Schmitt, una delle pagine più belle della drammaturgia contemporanea europea. Alessandro Haber, Alessio Boni e Francesco Bonomo rivivono nella Vienna del 1938, l’Austria è stata annessa al Terzo Reich e la città è occupata dai nazisti: Sigmund Freud, il padre della psicanalisi moderna, incontra un ospite misterioso che lo porterà a ragionare di uomini, di fede, di certezze e di speranze, fino a farlo vacillare nelle proprie convinzioni scientifiche. Lo spettacolo, in programma il 28 gennaio, è diretto da Valerio Binasco.
Il 3 febbraio si torna alla commedia classica: in scena Le allegre comari di Windsor, il testo che Shakespeare scrisse in soli quattordici giorni per compiacere un desiderio di Elisabetta I. Nella rilettura di Quelli di Grock è una dark comedy ricca di canzoni e temi musicali che fa il verso a una borghesia perbenista e antiquata che detta legge in una cittadina di provincia.
A impreziosire il programma l’affascinante commistione di musica e parole, di suoni e silenzi, che appartiene al teatro di Marco Paolini. ITIS Galileo è il nome del lavoro in scena l’11 febbraio, una lectio magistralis sulla figura di Galileo Galilei, astronomo e matematico, padre della scienza moderna. Per due intensissime ore l’inesauribile attore e co-autore (assieme a Francesco Niccolini), da solo sul palco, sequestra il pubblico ricostruendo avvenimenti, volti e ambienti con la sola forza della sua parola e dei suoi gesti.
Il 18 e 19 febbraio arriva Giuseppe Fiorello con Penso che un sogno così… per la regia di Giampiero Solari, lo spettacolo ispirato alla figura di Domenico Modugno, un ruolo che ha già fruttato numerosi consensi e riconoscimenti per la versione televisiva nella fiction Volare andata in onda lo scorso febbraio. Un viaggio nella vita del cantautore pugliese, ma anche l’occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un felice tempo passato.
Nel segno del teatro musicale è anche Histoire du Soldat, in scena il 24 febbraio, tra le opere più note di Igor Stravinskij su libretto di Charles Ferdinand Ramuz scritta durante la prima guerra mondiale con grande economia di mezzi (sette esecutori). Il diavolo sottrae il violino (cioè l’anima) a un soldato in cambio di un libro che dà la ricchezza. L’interpretazione geniale di Luigi Maio è valsa al “musicattore” genovese il Premio della critica teatrale nel 2005.
Per la prima volta insieme sul palcoscenico, Lunetta Savino ed Emilio Solfrizzi rivelano in Due di noi (5 e 6 marzo) i paradossi della vita di coppia in tre pièces al limite della comicità, veri e propri ‘ingranaggi comici’ progettati dalla geniale penna di Michael Frayn 42 anni fa. Valore aggiunto dello spettacolo la regia di Leo Muscato.
Segue dal 17 al 19 marzo il primo appuntamento internazionale, che ripropone all’interno della stagione il prezioso contributo del Teatro Pubblico Pugliese, impegnato a far dialogare il territorio con le più importanti realtà della scena internazionale. Una piccola showcase dedicata a Claudio Tolcachir, giovane protagonista del fermento delle scene di Buenos Aires, drammaturgo, regista e attore, fondatore della casa-teatro Timbre 4 (teatro, casa e scuola insieme). Al Verdi presenta in prima europea Emilia, il nuovo lavoro ispirato a un’esperienza personale che mette in scena un uomo di fronte agli affetti ritrovati della sua infanzia.
Si torna quindi al musical in un’alternanza di generi e di titoli che snoda il filo della stagione. Sono passati sessanta anni dalla produzione della Metro Goldwyn Mayer e Massimo Romeo Piparo riscrive la versione teatrale di Sette spose per sette fratelli con interpreti Kaspar Capparoni, Roberta Lanfranchi e un cast di venti ballerini-cantanti-acrobati. Dal film al palcoscenico si ritrovano le divertenti avventure dei fratelli Pontipee e delle loro future spose, con canzoni eseguite dal vivo e spettacolari coreografie acrobatiche in un evento che, il 25 e 26 marzo, promette di coinvolgere ed entusiasmare spettatori di tutte le età.
Tra letteratura e teatro si muove Journal d’un corps, l’adattamento (meglio chiamarlo reading-spettacolo) che il romanziere francese Daniel Pennac ha tratto dalla sua Storia di un corpo, il diario che un ragazzino inizia a scrivere a 12 anni e termina a 87, poco prima di morire. È il secondo titolo internazionale del programma, in arrivo al Verdi il 2 aprile.
Il sipario della stagione si riapre l’8 aprile con un fenomeno musicale degli ultimi anni come Giovanni Allevi, che in Piano Solo riscopre la dimensione più intima del pianoforte visitando i successi della sua ventennale attività compositiva. Allevi porterà, infatti, sul palco del Verdi le melodie entrate nell’immaginario musicale del suo pubblico e che gli hanno reso la fama di enfant terrible della musica classica contemporanea.
Il 23 e 24 aprile Alessandro Gassman si confronta con uno degli eroi tragici tratteggiati dalla drammaturgia shakespeariana: Riccardo III. La produzione, diretta dallo stesso Gassman, vede l’attore impegnato in una grande prova di teatro, come protagonista e regista, un intricato labirinto di relazioni che passano dal personale al politico. Suo padre Vittorio fu Riccardo nel 1968 con la regia di Luca Ronconi.
Calendario
Venerdì 22 e sabato 23 novembre 2013
Il Vizietto – La cage aux folles
con Enzo Iacchetti e Marco Columbro
Regia Massimo Romeo Piparo
Giovedì 28 novembre 2013
Apriti cielo
di e con Salvo Ficarra e Valentino Picone
Regia Salvo Ficarra e Valentino Picone
Giovedì 5 dicembre 2013
Il Mercante di Venezia
di William Shakespeare
con Silvio Orlando
Regia Valerio Binasco
Mercoledì 18 e giovedì 19 dicembre 2013
Giocando con Orlando
liberamente tratto da l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto
con Stefano Accorsi e Marco Baliani
Adattamento teatrale e regia Marco Baliani
Sabato 28 dicembre 2013
Lo Schiaccianoci
balletto in due atti
Coreografia di Fredy Franzutti
Musiche di Piotr Il’ic Cajkovskij
Mercoledì 8 e giovedì 9 gennaio 2014
Alice Underground
da Lewis Carroll
con Ferdinando Bruni, Ida Marinelli, Elena Russo Arman, Matteo De Mojana
Scritto e diretto da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
Giovedì 16 gennaio 2014
Italianesi
di e con Saverio La Ruina
Regia Saverio La Ruina
Martedì 28 gennaio 2014
Il Visitatore
di Éric-Emmanuel Schmitt
con Alessandro Haber, Alessio Boni, Francesco Bonomo
Regia Valerio Binasco
Lunedì 3 febbraio 2014
Le allegre comari di Windsor
da William Shakespeare
Traduzione e adattamento Valeria Cavalli
con Giulia Bacchetta, Fernanda Calati, Pietro De Pascalis, Cristina Liparoto,
Marco Oliva, Andrea Robbiano, Elisa Rossetti, Simone Severgnini, Max Zatta
Regia Valeria Cavalli e Claudio Intropido
Martedì 11 febbraio 2014
ITIS Galileo
di Francesco Niccolini e Marco Paolini
con Marco Paolini
Regia Marco Paolini
Martedì 18 e mercoledì 19 febbraio 2014
Penso che un sogno così…
di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni
Spettacolo dedicato a Domenico Modugno
con Giuseppe Fiorello
Regia Giampiero Solari
Lunedì 24 febbraio 2014
Histoire du Soldat (Storia del Soldato)
di Charles Ferdinand Ramuz
Tratto dalla raccolta di fiabe popolari russe
di Alexander Afanas’iev
Regia e musicattore Luigi Maio
Mercoledì 5 e giovedì 6 marzo 2014
Due di noi
di Michael Frayn
con Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi
Regia Leo Muscato
Lunedì 17, martedì 18
e mercoledì 19 marzo 2014
Giovedì 20 marzo 2014 (convegno)
Emilia*
di Claudio Tolcachir
con Elena Boggan, Gabo Correa, Adriana Ferrer,
Francisco Lumerman, Carlos Portaluppi
Regia Claudio Tolcachir
Martedì 25 e mercoledì 26 marzo 2014
Sette spose per sette fratelli
con Kaspar Capparoni e Roberta Lanfranchi
Regia Massimo Romeo Piparo
Mercoledì 2 aprile 2014
Journal d’un corps – Storia di un corpo*
di e con Daniel Pennac
Regia Clara Bauer
Martedì 8 aprile 2014
Piano Solo Tour
con Giovanni Allevi
Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile di Torino, Società per Attori, Lugano in Scena
Mercoledì 23 e giovedì 24 aprile 2014
RIII – Riccardo Terzo
di William Shakespeare
Traduzione e adattamento Vitaliano Trevisan
con Alessandro Gassman, Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Manrico Gammarota,
Emanuele Maria Basso, Sabrina Knaflitz, Marco Cavicchioli, Marta Richeldi, Sergio Meogrossi
con la partecipazione di Paila Pavese
Ideazione scenica e regia Alessandro Gassman
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