La leggenda di Baldassarre, che con gli altri magi giunge al Bambinello, in un allestimento teatrale a Mesagne

Nel novero delle iniziative natalizie che si sono svolte nel territorio brindisino, particolare attenzione ha rivestito la rappresentazione andata in scena sabato 3 Gennaio nella sala Nobile del Castello di Mesagne dal titolo “Baldassarre, un magio, una stella”, rappresentazione, liberamente tratta dal racconto “Balthasar” dello premio nobel per la letteratura francese Anatole France, della quasi sconosciuta vita di uno dei Re Magi, appunto, Baldassare.
Il Re nero, che la tradizione vuole insieme agli altri due Re Magi -Gasparre e Melchiorre- davanti al Bambino Gesù il 6 di Gennaio, porta con sé la Mirra, il dono simbolo di sofferenza umana che preannuncia l’amarezza della Passione.
La drammatizzazione dell’opera é stata possibile grazie al contributo della Biblioteca Comunale “Ugo Granafei” che conserva una copia originale del numero natalizio de “Le Figaro” contenente la novella illustrata di Anatole France. La copia del giornale fa parte del fondo bibliotecario della “Società Operaia”.
La rappresentazione é stata affidata all’Associazione “Opera Prima” per la regia di Maria Carmela Primiceri, già conosciuta per altre diverse rappresentazioni teatrali che hanno ottenuto successo nel nostro territorio. La voce narrante della regista stessa, é stata accompagnata da una suggestiva e coinvolgente recitazione, messa in atto dagli attori dell’associazione che pur avendo poche battute da interpretare, hanno saputo attirare l’attenzione di quanti erano presenti nella sala, adulti e bambini. (Vincenzo Rosato, Balthasar; Francesca Esposito, Balkis; Emmanuele Perrucci, il mago Sembobitis; Gianbattista Mitrugno, il saggio Menkera; Mauro Esperte, Gasparre; Fabrizio Vinci, Melchiorre; Federica Perrucci, la stella cometa in voce fuori campo; Francesca Giannini, Maria; Massimo Musa, Giuseppe.) Efficace la modalità di rappresentazione delle scene, alcune affidate alla tecnica dell’ombra cinese.
In ultimo, ma non per ultimo, il significato culturale che assume l’iniziativa nella città che é tradizionalmente legata alla “cavalcata dei Re Magi” che tutti, dall’amministrazione pubblica a tutto il corpo sociale, hanno fatto diventare negli anni, evento di promozione territoriale.
Irene Sacrestano