I personaggi di Albanese sul palcoscenico del teatro Verdi

Cetto La Qualunque, Epifanio, l’Ottimista, il Sommelier, Alex Drastico e Ivo Perego tornano in scena. I personaggi più celebri di Antonio Albanese saranno sul palcoscenico del Nuovo Teatro Verdi di Brindisimartedì 10 e mercoledì 11 marzo (ore 20.30) per uno spettacolo che ripercorre le sue maschere sbigottite, stralunate, buffe. L’umanità è il tratto distintivo e comune dei personaggi attraverso i quali l’attore racconta il presente. Modelli della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell’amico del cuore, in noi stessi.

Nella “summa” di creazioni grottesche e caricaturali ci sono l’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord e il vanaglorioso Sommelier, vestito con grembiule nero e al collo il tastevin, che dopo tanto annusare e roteare di bicchieri, candidamente sentenzia: «è bianco», «è rosso», «è finito». C’è Alex Drastico, siciliano dal carattere iracondo, e non manca neanche l’arido ingegner Ivo Perego. E ancora il visionario Ottimista abitante di un mondo perfetto e l’ingenuo Epifanio – protagonista del film «Uomo d’acqua dolce» – con i suoi sogni internazionali. E poi i politici. Come il Ministro della Paura che, come in uno specchio deformato con la sua mascherina alla Hannibal, ci rivolta contro le nostre paure, le nostre angosce, le nostre paranoie. E lui, la superstar, Cetto La Qualunque con i suoi «infattamente», il celebre politico calabrese scorretto e sgangherato che fa di corruzione e «pilu» due filosofie portanti di vita.

Personaggi, appunto, che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare. La nevrosi, i tratti beffardi e spesso irrazionali dei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo insensato e il vuoto ideologico hanno contribuito a tessere la trama scritta da Michele Serra e Antonio Albanese. In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti.

Maschere irriverenti di una Commedia dell’Arte contemporanea fatta di alienazioni, solitudini e fragilità, specchio di una realtà guardata con occhio attento a coglierne i difetti, le abitudini e i tic. Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, nel quale però alla fine anche la poesia trova posto. Il recital racconta, con corrosiva comicità e ritmo serrato, un universo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, il cui pensiero è interpretato con dirompente fisicità. Albanese incastra quei frammenti di realtà quotidiana che vorremo rimuovere e che invece accettiamo in silenzio, quella crisi di senso che fa parte del mondo d’oggi che «non va, non va proprio», come dice la battuta finale dello spettacolo. 

Uno show nato nel 2005 ma che di continuo viene aggiornato con nuovi volti che danno la possibilità allo spettatore di divertirsi ma anche di riflettere con i vizi e le virtù dei «Personaggi» in scena. Insomma, chi ama Antonio Albanese non può perdersi l’appuntamento con un classico, con un artista che con intelligenza si muove fra cabaret e cinema d’autore, teatro e piccolo schermo, con una duttilità poetica di assoluto valore. 

«Vorrei che dopo un mio spettacolo – dice Antonio Albanese – tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre».

Si comincia alle ore 20.30
Durata dello spettacolo: 1h e 45min senza intervallo
Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it
Tel. (0831) 229230 – 562554