Un’altra pelle, il Teatrodellepietre approda a Milano

Nessuno può immaginare il dolore che si prova con il corpo in fiamme. Un dolore atroce, profondo, che non si dimentica più. Una giovane donna sta facendo il bucato nel cortile di casa quando sente sbattere una porta alle sue spalle. All’improvviso il suo corpo è intriso di un liquido freddo che in meno di un secondo diventa fuoco. 
Comincia così la storia da cui la compagnia teatrale ha preso spunto per raccontare la violenza degli uomini e la loro sete di vendetta quando la donna “offende l’onore”. 
Ancora oggi il disonore viene punito con la morte e in alcune zone del mondo è tuttora una pratica normale e non viene riconosciuta come omicidio. Un femminicidio scampato, raccontato con parole dure in una messa in scena cruda che lascia spazio alla riflessione.

Molti casi non vengono neppure denunciati. Cosa succede quando il delitto d’onore – reato volto alla salvaguardia di una particolare forma di onore, o, comunque, di reputazione – viene tentato ai danni di una donna la cui unica colpa è quella di essere rimasta incinta dell’uomo che amava prima di essere sposata? Per la famiglia di Suad l’unica soluzione possibile è bruciare viva. È questa la punizione decisa per aver commesso il peggiore dei peccati secondo gli usi e le regole della società malata che fa da sfondo a questa storia vera. Nonostante le ustioni di terzo grado che la ricoprono, la ragazza riesce a salvarsi e con l’aiuto di un’organizzazione umanitaria, fugge in Europa. Da qui, con indosso una maschera che protegge e nasconde il suo viso deturpato, racconta al mondo la sua storia. Un femminicidio scampato raccontato con parole dure e una messinscena cruda che nulla lascia all’immaginazione. 

L’appuntamento di marzo della rassegna teatrale “Il Teatro che non c’è” lanciata dal TeatroDellePietre è dedicata alle donne. Proprio l’8 marzo la compagnia debutta nel milanese, in uno spazio insolito, un ex capannone industriale adibito a luogo di cultura e intrattenimento per una sorta di puntata 0 di una serie di appuntamenti riservati al pubblico di Milano. Un importante traguardo che per il gruppo teatrale TDP segna l’inizio di una avventura che li vedrà impegnati a Milano proponendo la loro idea di teatro. Un modo per accostarsi ad esso in maniera leggera e inusuale: è proprio questo lo scopo del progetto teatrale del TeatroDellePietre Tdp Temporary Theatre. La rassegna “Il Teatro che non c’è” è partita da Brindisi e ora approda a Milano con una formula già sperimentata di teatro di parola. Marcantonio Gallo e Sara Palizzotto sono i protagonisti di questa short story figlia dei nostri tempi, per un teatro ready to go che è la vera idea da cui il gruppo teatrale TeatroDellePietre è partito: il teatro che esce da se stesso e si riversa ovunque, perché il teatro è “dove c’è qualcuno che racconta e qualcuno che ascolta”. Quindi rappresentazioni teatrali che rinunciano alla famosa quarta parete ma non all’affabulazione e che vengono rappresentati in spazi che per una sera si trasformano in veri e propri teatri, dove però gli spettatori sono comodamente seduti su divani o poltrone e ascoltano monologhi e racconti sorseggiando un bicchiere di vino. Chiese, masserie, parcheggi sotterranei e castelli: questi finora i posti che hanno ospitato la rassegna. Ma molte ancora saranno le sorprese per gli spettatori che ogni volta vengono sorpresi da allestimenti teatrali originali. 

È un modo nuovo di usufruire del teatro, una festa privata per un “teatro in pillole” figlio dei nostri tempi sempre più veloci, in una sorta di moderno salotto letterario allestito in posti accoglienti. Microstorie di quotidiane parole dove l’importante è comunicare e comunicarsi. 

Un teatro sostenibile, quindi, quello del TeatroDellePietre, e che si reinventa continuamente, cercando di evolversi seguendo il cambiare dei tempi. 

Fiore all’occhiello di questa compagnia l’attività teatrale svolta all’interno della Casa Circondariale di Brindisi e gli spettacoli allestiti all’interno del carcere e al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi insieme ai detenuti partecipanti al laboratorio teatrale. 

Il prossimo appuntamento sarà doppio: ad aprile infatti la compagnia sarà in due location molto particolari e differenti tra loro, con due spettacoli diversissimi tra loro: uno sarà uno spettacolo definito “da camera”, e spiazzerà parecchio gli spettatori, l’altro vedrà proprio i detenuti in scena, in una location insolita e particolare, già prigione nel passato. Sorprese, quindi.