Ci sarà anche l’attore cegliese Giuseppe Ciciriello nel film “Palazzina LAF”, opera prima di Michele Riondino ambientata nelle acciaierie dell’Ilva all’inizio degli anni Novanta, in cui recitano Riondino stesso, Vanessa Scalera e Elio Germano.
Nel lungometraggio, che sarà presentata in anteprima al Festival del Cinema di Roma il 21 ottobre prossimo, Ciciriello impersona Leone, il caposquadra degli operai dell’Ilva con il quale il protagonista si relaziona prima di entrare nella palazzina che dà il titolo al film.
Riondino racconta le vicende di circa ottanta impiegati qualificati dell’Ilva di Taranto che, opponendosi alla novazione del contratto che ne imponeva il declassamento a operai, negli anni Novanta furono confinati (senza fare niente per otto ore al giorno) nella palazzina dell’acciaieria che dà il titolo al lungometraggio. Per quelle decisioni, che rappresentano uno dei primi casi di mobbing di cui si sia occupata la giurisprudenza italiana, i vertici dell’Ilva (proprietari e dirigenti) furono condannati per violenza privata e tenuti a risarcire con consistenti somme tutti i dipendenti colpiti dal provvedimento.
“Si è trattato di un’esperienza straordinaria”, racconta con entusiasmo Ciciriello, “non soltanto perché è un film di grande impegno sociale, ma anche perché il cast è composto da attori di grande talento con i quali è stato molto motivante confrontarmi. Inoltre, credo che sia un progetto importante anche perché ha messo in luce una vicenda non molto conosciuta che ha riguardato la nostra terra”.
“Palazzina LAF” è soltanto uno degli impegni di Ciciriello che vede la luce nel 2023: tra novembre e dicembre inizierà in prima serata su Canale 5 la seconda stagione di “Storia di una famiglia per bene”, la serie di Stefano Reali con Giuseppe Zeno e Simona Cavallari, nella quale l’attore cegliese avrà un ruolo per tutte le puntate. Avrà poi un ruolo di rilievo anche nella serie Netflix “Briganti”, sul fenomeno del brigantaggio postunitario, anch’essa attesa entro l’anno. Intanto, Ciciriello continua ad essere impegnato sul fronte teatrale con una serie di spettacoli di repertorio che porta in giro per l’Italia: la trilogia sul mito (Iliade, Odissea, Eneide) e la storia dello zingaro Zohran, a cui si aggiunge, nel centenario della nascita di Italo Calvino, una produzione ispirata a “Le città invisibili”.
Marina Poci