“Maestro, venga a suonare da noi”: i pazienti dell’Istituto Tumori di Bari invitano Giovanni Allevi

Sono rimasti colpiti dall’esempio di coraggio, dolcezza e amore per la vita che ha mostrato sul palco del Teatro Ariston di Sanremo. Così gli hanno scritto una lettera per invitarlo nel luogo abitato dalla sofferenza delle terapie, dove però la musica è capace di rendere più sopportabili le cure: sono i pazienti dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, che hanno affidato alla musicoterapeuta Fulvia Lagattolla, del servizio di Psiconcologia dell’IRCCS,
le loro impressioni sull’esibizione sanremese del pianista Giovanni Allevi, condividendo con il maestro il sollievo che la musica può offrire nel percorso di guarigione.
L’ospedale oncologico barese mette a disposizione cinque pianoforti sparsi tra i vari reparti: li suonano gli stessi pazienti nei gruppi di musicoterapia, gli operatori sanitari e i musicisti del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, con il quale il Giovanni Paolo II ha avviato una convenzione. Dall’Istituto fanno inoltre sapere che tra tanti progetti di ricerca farmacologici, ve ne sono anche alcuni sull’utilizzo mirato di interventi musicali, come ad esempio “I suoni della Gentilezza“, dedicato alle persone ricoverate che non possono muoversi dalle stanze.
“La aspettiamo a Bari, nel nostro istituto, per condividere il dono della musica con tutte le persone che amano le sue melodie e la sua persona”: questo il messaggio finale dei pazienti ad Allevi, che sarà in concerto al Teatro Petruzzelli il prossimo 2 ottobre. E chissà che prima o dopo l’esibizione non riesca davvero a fare un salto all’Oncologico a trovare i suoi tanti ammiratori.
Marina Poci
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