Bottino pieno per Palazzina LAF, l’opera prima come regista dell’attore tarantino Michele Riondino: il film ambientato all’ex Ilva porta a casa tre vittorie su tre nomination ai Ciak d’Oro 2023, i premi cinematografici assegnati direttamente dal pubblico.
In particolare, Michele Riondino vince nelle categorie Miglior regista esordiente e Miglior attore protagonista, mentre il cantautore Antonio Diodato, anch’egli di Taranto, trionfa nella categoria Miglior canzone originale in un film con La mia terra.
Pochi minuti dopo l’annuncio dei risultati, Riondino ha espresso un commosso ringraziamento agli spettatori che hanno apprezzato il film e alla sua amata martoriata città: “Dire che questa vittoria è frutto di un meraviglioso gioco di squadra è riduttivo. Questa è la vittoria di una comunità, di un mare di gente che ha amato e capito il film, e che ha apprezzato e votato l’impegno di tutti coloro che ci hanno lavorato. Questi premi servono per avvicinare le persone: chi ha espresso il voto a chi è stato votato, chi ha raccontato questa storia a chi ha voluto e saputo ascoltarla, chi ha visto il film a chi ha vissuto davvero quegli anni difficili in cui si è consumata la storia della Palazzina LAF. Grazie a tutti a nome di tutta la troupe”.
“Palazzina Laf” racconta le vicende di circa ottanta impiegati qualificati dell’Ilva di Taranto che, opponendosi alla novazione del contratto che ne imponeva il declassamento a operai, negli anni Novanta furono confinati (senza fare niente per otto ore al giorno) nella palazzina dell’acciaieria che dà il titolo al lungometraggio.
Per quelle decisioni, che rappresentano uno dei primi casi di mobbing di cui si sia occupata la giurisprudenza italiana, i vertici dell’Ilva (proprietari e dirigenti) furono condannati per violenza privata e tenuti a risarcire con consistenti somme tutti i dipendenti colpiti dal provvedimento.
Nel film recitano anche l’attrice latianese Vanessa Scalera e il cegliese Giuseppe Ciciriello.
Marina Poci