Quattro ragazzi accomunati dalla passione per la musica: la piccola band vola con Bimbo

di Doriana Calò

Giovanissimi e talentuosi, si tratta di quattro ragazzi di Brindisi e provincia con un’unica passione: la musica come mezzo di confronto e di ascolto fra coetanei.
Andrea Scredi – in arte “Eies” – classe 2003 di Torre S.Susanna cantautore, Luca Longo – in arte “Treyz” – classe 2003 di Brindisi cantautore, Nicolas Missere – in arte “Nikk” – classe 2005 di Torre S.Susanna cantautore e Mattia Pedone classe 2004 sempre di Torre S.Susanna fotografo ufficiale del gruppo.
I quattro ragazzi non si conoscevano prima, ma la passione per il canto e la musica ha fatto in modo che si conoscessero per primi Luca e Nicolas in quanto entrambi – anche se di età diverse – studenti dell’Istituto Alberghiero di Brindisi e in un secondo momento anche Andrea e Mattia già amici di Nicolas e suoi compaesani.

I giovani artisti hanno le idee bene chiare, farsi conoscere anche al di fuori del contesto provinciale – e i risultati ottenuti sulle piattaforme musicali danno loro speranza – e soprattutto continuare a crescere “musicalmente” parlando, a tal proposito in estate uscirà il loro ultimo singolo dal ritmo raggaeton – come riferiscono gli stessi – proprio per uscire dalla loro confort zone quale è la “trap”.
Già qualche settimana fa hanno dato modo di far vedere il loro talento tenendo uno spettacolo presso l’Istituto Professionale “Vincenzo Lilla” di Francavilla Fontana – frequentato appunto dal giovane Andrea Scredi – dove si sono esibiti attraverso i loro brani musicali: Bimbo, London View, Tuta Nike, Miss, 23, Che fai, Chiamate, T’Apposto, Ca$hout, Un’Altra Notte.

Tra gli applausi e i complimenti dei loro coetanei Eies, Treyz e Nikk hanno avuto la loro rivincita contro tutto e tutti coloro che li hanno sempre derisi e sminuiti in questi due anni di prove, racconti di vita attraverso i loro testi. Il loro è un modo, attraverso la spiccata sensibilità e il talento musicale, per raccontare episodi vita quotidiana e la difficoltà oggi di essere adolescenti tra la tecnologia e i social media che prendono il sopravvento sui rapporti umani. Raccontano dell’aridità di sentimenti e di conversazioni tra coetanei, della difficoltà nel farsi accettare se si è “diversi” dalla massa e di quanto tutto questo possa diventare eventualmente un problema.
“ Noi raccontiamo realtà che viviamo quotidianamente e non parliamo di cose che non abbiamo vissuto sulla nostra pelle – racconta Luca Longo “Treyz” – io ho scritto il brano T’Apposto dove parlo della mia vita e di vicende personali, spesso mi viene chiesto “come stai?” e io rispondo quasi sempre “T’apposto” ma in realtà così non è. Ci ritroviamo ad indossare delle maschere per non far vedere realmente come stiamo o cosa ci turba, soprattutto di fronte a persone che non sono veramente interessate a noi. Posso affermare che molto spesso la gente parla senza cognizione di causa ma il silenzio è la miglior risposta e trionfa su tutto. Ormai io ascolto solo i consigli che mi vengono dati e so quali tenere in considerazione e quali no. Sono un ragazzo normalissimo che fa musica per passione e devo specificare che io, come anche i miei amici/colleghi, faccio tutto da solo nel senso che non ho uno sponsor o team che mi aiutano economicamente o nella scrittura non ho conoscenze nel campo della musica, insomma ho creato la mia persona da solo, supportato solo dalla mia famiglia che all’inizio era un po’ scettica e spaventata da quello che questa esperienza poteva comportare, ma ad oggi posso dire che sono i nostri fan numero uno”.

La loro musica è fatta di brani che parlano di amore, insofferenza verso una società spesso priva di sentimenti e di ascolto; le canzoni sono già disponibili su tutte le piattaforme digitali e musicali. Dopo il successo di “Bimbo” – che sulla piattaforma Spotify, in poche ore aveva già raggiunto 3mila ascolti – ha spinto la “piccola band” a mettere in cantiere altre canzoni frutto della loro vita adolescenziale.
Il 23 marzo scorso è uscita la canzone “Miss”, brano musicale scritto dal giovane torrese Andrea Scredi “Eies” che racconta il primo amore, sentimenti veri verso una ragazza che ha cambiato la vita del protagonista. “In questo brano – spiega Andrea Scredi – non ho parlato di una persona specifica, ho più voluto raccontare una storia che – magari anche personale chi lo sa – dove la ragazza con i suoi modi e il suo amore riesce a far cambiare il ragazzo sotto tutti i punti di vista. Quindi il ragazzo reputa lei una Miss per il tipo di approccio e di impatto che ha avuto su di lui.
Mentre un altro brano a cui sono particolarmente legato è Bimbo, in quanto primo pezzo e dove mi ci rivedo personalmente. Con questo brano credo che alla gente possa arrivare il vero me. Un pezzo molto importante, ho ricevuto e abbiamo ricevuto molti complimenti.
In Bimbo c’è Luca che canta la prima strofa, io il ritornello e Nicolas la restante parte. Ricordo che mi trovavo in studio e ho scritto il ritornello che mi balenava nella testa, l’ho inviato a Luca e Nicolas che subito dopo pochi minuti mi mandano già la loro strofa”.

Qual è il messaggio che volete dare ai vostri coetanei e non solo?
Luca: “Bisogna fare quello che si ha piacere di fare, investire il proprio tempo in qualcosa di utile e creativo che possa dare un domani qualcosa di concreto. Ovvio che se si riesce ad unire la passione con il lavoro ancora meglio. Penso che noi giovani dovremmo credere di più in noi stessi, credere nei nostri sogni e provare a realizzarli con le nostre forze e non bloccarci al primo ostacolo o alla prima critica negativa. La vita non regala niente a nessuno, possono esserci degli ostacoli e bisogna superarli”.
Andrea: “ Quando si ha un sogno bisogna perseverare per renderlo reale, le critiche ci saranno sempre, noi ne abbiamo avute tantissime ma alla fine i risultati sono arrivati e coloro che ci criticavano ora ci elogiano. La gente prima o poi si stanca, è fatta così … oggi critica noi, domani criticherà qualcun altro. Quindi mai demordere”.
Quello che accomuna i ragazzi, a quanto pare, non è solo la musica ma soprattutto il messaggio che vogliono far passare cioè credere sempre nelle proprie potenzialità, perseguire i propri sogni e ambizioni, non fermarsi mai alle prime critiche perché la musica è di tutti, ma soprattutto per tutti.