Il PDB, Partito dei Baresi (o dei Brusconi), il “trollaggio” e le false notizie sulla svendita del porto ai tarantini

Ormai lo hanno ribattezzato PDB, acronimo che può stare tanto come “Partito dei Baresi”, quanto come “Partito del Brusco” (inteso come livore, astio, frustrazione): è ciò che resta del recente tracollo elettorale che ha visto clamorosamente uscire sconfitti il Pd, il suo candidato Fernando Marino e tutta la lobby imprenditoriale che aveva puntato sull’uomo che si batteva il petto.
Il PDB (che sia del Brusco o dei Baresi) periodicamente, tra un’esternazione balneare del tipo “parlo dunque esisto) e un tuffo dalla super barca ormeggiata a 20 metri dalla battigia, si diletta a fare ciò che ha già fatto (perdendo per questo motivo la partita) ciò che ha fatto durante la campagna elettorale: tentare di delegittimare l’operato degli altri. Ma attenzione, non semplicemente mentendo, ma tentando di diffondere notizie fuorvianti che come fine ultimo hanno sempre quello di favorire gli interessi della lobby che ha supportato Marino con l’obiettivo di subdolo asservire Brindisi a Bari e ad Emiliano.
Attraverso i soliti “addetti stampa” non ufficiali e le solite testate sconfitte e rancorose che lo supportano, il PDB nelle ultime ore sta tentando di convincere i brindisini che la sindaca Angela Carluccio abbia deciso di “regalare” il nostro porto a Taranto. La tecnica per convincere il “popolino”, quello che non si può permettere la barca e il macchinone, è sempre lo stesso: il giornalista del PDB pubblica la notizia dettata dai notabili del partito, essa viene condivisa su Facebook e poi inizia una sottile attività di “trollaggio” (non è una brutta parola, anche se la ricorda) in cui arrivano i commenti dei simpatizzanti che danno credito alla notizia con allusioni, puntini di sospensione. Poco importa che si tratti di politici o di ladri di autoradio: in qualsiasi modo la notizia strumentale va diffusa.
Dicevamo della questione del porto. E’ accaduto ieri che il Consiglio comunale di Taranto abbia approvato a grande maggioranza l’ipotesi che il porto ionico e quello di Brindisi possano avere un’unica Autorità portuale. Non è assolutamente una novità visto che il 28 giugno scorso, a palazzo Nervegna, Carluccio era stata incaricata al termine di una riunione alla quale avevano partecipato parlamentari, consiglieri regionali e associazioni di categoria di sostenere, nel caso in cui non fosse stato possibile mantenere l’autonomia (eventualità ormai scartata, a parte una possibile breve moratoria), di chiedere al ministro Delrio un accorpamento all’Autorità portuale di Taranto invece che a quella di Bari, verso la quale Brindisi pare destinata per precise scelte di governo perorate (ovviamente) dal presidente Emiliano.
Con mandato preciso, e in attesa di un Consiglio comunale che non è stato ancora proclamato e che ovviamente sarà chiamato anch’esso a esprimersi sulla questione, la sindaca ha prima scritto a Delrio e poi lo ha incontrato insieme al sindaco di Taranto Stefàno. Essendo scontato che la Puglia avrà due sole Autorità portuali (Taranto e Bari), fare squadra con gli ionici probabilmente darebbe maggiore spazio di manovra piuttosto che sottoporsi al monopolio dei baresi.
La votazione quasi unanime del Consiglio comunale di Taranto ha evidentemente fatto suonare il campanello d’allarme al PDB (inteso come Partito dei Baresi). Gli interessi della lobby delle barche sono stati evidentemente scalfiti così come il progetto di mettere a disposizione di Emiliano Brindisi.
Così è partita la solita campagna di disinformazione strumentale tentando di convincere i brindisini, distratti dal caldo di luglio, che all’improvviso la sindaca fosse impazzita e avesse di sua sponte deciso di immolare il nostro porto ai tarantini. In realtà sta solo cercando di tutelarlo dagli interessi dei baresi che vorrebbero diventasse definitivamente una loro appendice.
Preparatevi dunque. L’operazione “trollaggio” del PDB (inteso come Partito dei Brusconi) non si interromperà qui. Tornato dalla faticosa giornata in barca, il sindaco mancato Fernando Marino e i suoi prodi (con la lettera minuscola) ne inventeranno delle altre. E Brindisi invece di avere la garanzia di una degna e costruttiva opposizione dovrà guardarsi le spalle del tentativo ancora non sopito, sottotraccia, di consegnare le chiavi della città ai baresi.

P.S. In coda a questo articolo, nella sezione commenti di Facebook, riconoscerete immediatamente gli iscritti al PDB.