Sbitri, parco sul mare senza sorveglianza

Un parco a metà: così si presenta l’area, in località Sbitri, inaugurata questa mattinata dal sindaco Mimmo Consales. Dove, fino a un paio d’anni fa, sorgevano baracche e ammassi d’amianto, quasi un biglietto da visita del degrado che caratterizzava questa città, l’Amministrazione comunale ha intravisto un’area verde, un parco che si va ad aggiungere a quelli già esistenti: quello intitolato ad Antonio Di Giulio e quello del Cillarese.

Un’opera di bonifica e riqualificazione non ancora finita, ma che può dare un’idea degli sforzi in atto per ridisegnare un nuovo volto a Brindisi. “Abbiamo fatto ciò che ci ha consentito il budget stanziato dalle casse comunali: 500mila euro, che si vanno ad aggiungere ai circa 180mila messi a disposizione da Provincia e Regione per i lavori di bonifica”, ammette l’architetto Fabio Lacinio, responsabile dei lavori, “manca ancora qualche accorgimento, ma i lavori procedono”. Quello che manca, ciò che non è riuscito a rientrare nel budget è l’illuminazione, completamente assente, e un servizio di guardiania che riuscirebbe a tenere lontano ladri e vandali, tant’è che sono già sparite delle reti di recinzione.

“E’ un progetto in crescita” afferma Antonio Nozzi, vicepresidente del consorzio Torre Guaceto, l’ente che si occuperà del parco, continua “vogliamo sfruttare lo stesso modello di sviluppo usato per la riserva naturale di Apani, far partecipare attivamente la cittadinanza, organizzare corsi per scolaresche, responsabilizzare i giovani con campagne d’educazione ambientale, c’è un programma di forestazione da seguire, ci sono tanti alberi ancora da piantare”. Oltre 8.500 sono le piante che verranno aggiunte alle 400 già esistenti, di cui si occuperà l’Arif, l’agenzia regionale per le attività irrigue e forestali. Intanto il Comune aspetta la verifica ministeriale per poter accedere a fondi nazionale, un aiuto economico fondamentale per la buona riuscita del progetto.

Gianmarco Sciarra


{gallery}citta/sbitri{/gallery}