Il Consiglio comunale dice no all’approdo del gasdotto “Tap” a Brindisi. Dopo mesi di polemiche l’aula ha poco fa approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dall’opposizione, che impegna il sindaco Mimmo Consales al diniego assoluto nei confronti di qualunque ipotesi di approdo della “Trans Adriatic Pipeline” nel territorio brindisino.
L’infrastruttura, come noto, veicolerà in Italia il gas proveniente dai giacimenti dell’Azerbaigian. In un primo momento si era ipotizzato di far sfociare l’opera in Salento, e precisamente a ridosso della marina di San Foca. Poi è spuntata l’ipotesi Brindisi, con quattro possibili approdi: nei pressi della località di Lendinuso; a nord della centrale elettrica di Cerano; all’interno dell’area del Petrolchimico; a nord dell’aeroporto Papola-Casale.
La politica locale, salvo qualche eccezione, si è sempre dichiarata contraria. In particolare il capogruppo di Forza Italia Mauro D’Attis. Ed è stato proprio lui, con gli altri colleghi di opposizione del centrodestra, a presentare in aula l’ordine del giorno approvato – al di là di ogni distinzione e diktat di partito – da tutti i presenti.
“Non vi è più la possibilità – ha commentato D’Attis – di continuare ad utilizzare la città di Brindisi come alternativa al rifiuto espresso da parte degli altri territori. Ora lo sa la Regione Puglia, lo sa il Governo e insieme a loro lo sa anche il segretario regionale del Pd Sergio Blasi”.