“E ndi chiamaunu li brindisini”, una storia struggente di Jenny Ribezzo

C’è grande attesa per il ritorno sul palcoscenico della Compagnia Stabile Amici del Teatro che il 6 e il 7 febbraio (ore 20.30) presenterà, al teatro “Impero”, il suo nuovo lavoro, “E ndi chiamaunu li brindisini”, scritto e diretto da Jenny Ribezzo. “E ndi chiamaunu li brindisini”, nuova fatica della storica Compagnia, nata dal desiderio dell’autrice di ricordare e rivisitare un passato che, nella sua cruda e struggente drammaticità, non deve essere dimenticato, è la storia di un gruppo di brindisini che, scampati al bombardamento dell’8 novembre del 1941, trovano ricovero in una vecchia masseria della contrada Sciannaricchiedda, nei pressi di San Vito dei Normanni; una storia tragica ma raccontata con l’ironia propria di chi ha poco e si aspetta poco.

“Fa’ che non tornino gli aeroplani!” è il grido unanime di chi è sopravvissuto a quella terribile notte ma ha perso tutto a causa di una odiosa guerra che non ha voluto e non avrebbe mai voluto, il grido di dolore di chi si illudeva che Brindisi non sarebbe mai stato un “obiettivo strategico”. Ed è anche la storia di una donna, Cuncetta, che deve tirar su da sola gli amati figli e che deve frenare le attenzioni eccessive di un proprietario terriero invadente e troppo vicino alle camicie nere, odiosi sopraffattori; la storia di una ragazza poco più che ventenne nella quale, in un clima di stenti e di sofferenza, si consolida e si rafforza il valore della famiglia. Come nelle corde della Compagnia, che di solito ama esprimersi, con brillanti esiti, anche con il canto, “E ndi chiamaunu li brindisini” è una commedia musicale. Canti popolari melodici e pieni di pathos accompagneranno gli spettatori in un appassionante viaggio in un passato pulsante di vita e ricco di sentimenti genuini e forti.

Lo spettacolo inizia con il canto “Lu soli calau” durante il quale sfilano i vari personaggi, di ritorno dal lavoro nei campi. Le dolci melodie di “Maranculu allu cori” e “Quandu ti llai la facci” suggellano l’amore tra due giovani, mentre i poveri abitanti della masseria, prevaricati e sfruttati dal “padrone”, levano il loro grido di dolore e di protesta con “Lu lazzaroni”. Durante una festa nell’ampio cortile della masseria si alza poi il canto nostalgico “Matonna ti lu mari”, seguito da una provvidenziale “Quadriglia” che li aiuterà a dimenticare, almeno per qualche momento, le angherie che sono costretti a subire. Cuncetta, protagonista del racconto, canterà, rivolta al marito partito per la guerra in Grecia, “Oh Rondinella”, nella quale esprimerà l’assoluta certezza del suo ritorno che invece, purtroppo, non avverrà, e ricorderà, in chiusura di spettacolo, con la struggente “Cuncetta mia”, le ultime parole del suo amato.

Questo il cast della commedia: Interpreti: Jenny Ribezzo, Federica Ribezzo, Francesco Buzzanga, Luciano Zammillo, Piero Ribezzo, Concetta Simone, Gianmarco Pacella, Lino Pacella, Vittoria Simone, Antonello Castano, Marco Ungaro. Ensemble: Michela Russi, Leonardo Guadalupi, Roberta Balsamo, Marco Di Paola, Annamaria Funaro. Direzione Musicale: Vincenzo Daniele; Scenografie: Giuseppe Epifani, Angelo Marino; Mixer Audio/Luci: Francesco Rescio, Antonio La Palma, Elena Funaro, Gianluca Pantaleo; Ass. di scena: Anna Savoia, Enzo Mulise, Elisabetta Zizzi. Hanno collaborato il gruppo “Santu Pietru cu tutti li chiai” (M. Gialluisi e S. Mangia) e Franco Distante che hanno contribuito alla realizzazione del Cd nel quale sono contenuti tutti i brani dello spettacolo e “Mannaggia Lu rimu” che ne rappresenta la punta di diamante.

La prevendita dei biglietti è in corso presso il Laboratorio teatrale “Fabbrica di Stelle”, in piazza Crispi,42 (Piazzale Stazione), 1° piano e presso il Bar Capolinea, in corso Roma; è possibile prenotare anche telefonando al numero 348/2118504.

Michele Bombacigno