LA MARINA CAMBIA IDEA: PORTA DE REVEL RESTERA’ CHIUSA. NEGATO AI BRINDISINI IL LUNGOMARE. FURIOSI CONSALES E LUPERTI

La questione è aperta da quasi settant’anni, da quando cioè – alla fine della Seconda guerra mondiale – il commissario regio Rosario Molinverno richiese alla Marina la restituzione del tratto di banchina che dalle Sciabiche arriva al canale del Cillarese, monopolizzato negli anni bellici per l’ormeggio delle navi militari. Dopo la richiesta di Molinverno fu costituita una commissione composta di delegati dei ministeri della Marina, dei Lavori Pubblici e dei Trasporti che doveva risolvere in breve tempo la questione.

Ora, proprio quando – tanto tempo dopo – sembrava che si potesse giungere alla conclusione, la Marina militare ha comunicato ufficialmente che non se ne fa nulla. C’erano 17 milioni di euro in ballo, messi a disposizione del ministero delle Infrastrutture all’Autorità portuale di Brindisi per investimenti relativi alle zone militari del porto. Nell’ottobre dello scorso anno, il sindaco Mimmo Consales e l’assessore all’Urbanistica Lino Luperti avevano incontrato a Brindisi i vertici della Marina militare.

L’idea, condivisa, era quella di utilizzare quella somma per risistemare il tratto di banchina che inizia a Porta de Revel (dopo la base dei rimorchiatori) e che è occupato dall’Arsenale militare: la zona sarebbe stata rimodernata e messa a disposizione della città, per creare uno snodo viario fondamentale in grado da decongestionare via Provinciale per San Vito e allungare il passeggio sulla banchina in tutto il porto. Il Comune non avanzava pretese sul Castello di terra mentre l’arsenale sarebbe stato spostato nella zona di Pedagne dove la Marina ha un’altra base e avrebbe comunque goduto di tutti i supporti realizzativi dell’Amministrazione comunale che avrebbe messo a disposizione anche i terreni e le strutture della ex Base Usaf per l’ampliamento della Caserma Carlotto. I 17 milioni di euro sarebbero stati utilizzati per creare una strada e rimodernare la banchina, mettendola al servizio della città dopo 70 anni. E invece nell’incontro convocato questa mattina, di concerto con l’Autorità portuale, lo Stato maggiore della Marina ha inviato sue seconde linee (a ottobre al tavolo avevano partecipato il contrammiraglio Pasquale Guerra, comandante della Brigata San Marco), per informare che non se ne fa più nulla, che la Marina Militare intende mantenere lì l’arsenale e non aprire la porta De Revel.

Furiosi il sindaco Mimmo Consales e l’assessore Luperti. “Mi farò sentire con il ministro”, dice Consales, “e ora sono curioso di sapere cosa intenderà fare la Marina dell’arsenale perché se pensano di mantenere in piedi quelle ferraglie arrugginite sul porto si sbagliano. Così come a questo punto voglio capire che uso la Marina intende fare delle decine di costruzioni, attualmente murate, che si trovano nei pressi del Castello”.

Toni accesi anche da parte di Luperti che dice: “Non solo in questo modo perdiamo 17 milioni ma la possibilità di dare un volto diverso al nostro porto. Ho intenzione di organizzare una raccolta di firme per sostenere la nostra battaglia”