Ecco come il Cillarese diventerà un paradiso. Lavoro per 30 persone

In origine era solo un’estesa depressione naturale. Poi arrivò il Petrolchimico, e con esso i fondi della Cassa del Mezzogiorno per trasformare, grazie alla realizzazione di una diga, quell’enorme fazzoletto di terreno incavato nel suolo in un invaso d’acqua al servizio di tutte le industrie dell’area di Brindisi: un lago artificiale capace di raccogliere 4 milioni di metri cubi d’acque piovane nel suo bacino. Oggi l’invaso del Cillarese è una meravigliosa oasi naturale scelta da uccelli, fauna e flora di ogni sorta come propria casa. E per Marcello Rollo, presidente del Consorzio Asi che dell’invaso è proprietario, è giunto il momento di mettere a servizio anche dei cittadini, degli amanti della natura, quell’angolo di paradiso. L’idea, presentata questa mattina in conferenza stampa dallo stesso Rollo alla presenza del sindaco Cosimo Consales, del commissario della provincia Cesare Castelli, di assessori e rappresentanti dell’associazionismo brindisino, è di attrezzare l’area per renderla fruibile a chi vorrà viverla a piedi, scarpinando a passo lento o veloce, in bici, a cavallo o con una vela, armati di binocolo per osservare uccelli in migrazione o di pollice verde per ammirare la miriade di piante a arbusti che lì crescono rigogliosi.

L’investimento, nel complesso, non supererà il milione di euro, e a sostenere le spese saranno assieme Asi e Comune che hanno già in cantiere i bandi per affidare ai privati che mostreranno interesse la realizzazione delle opere e la loro gestione.
Ma non si tratterà di una speas a fondo perduto. Tutt’altro. Una volta realizzato il progetto dovrebbe fruttare ogni anno dai 150mila ai 200mila euro. E impiegare da 25 a 30 lavoratori, escluso l’indotto.

“Attrezzare e rendere fruibile a chiunque l’invaso del Cillarese – ha esordito Rollo – è sempre stato il mio sogno. Lo coltivavo già quando ero assessore regionale. Poi la fortuna ha voluto che diventassi presidente proprio di quel consorzio che lo gestisce, e allora ho subito profuso tutto il mio impegno per realizzare nel concreto quel progetto. Appena insediato alla presidenza dell’Asi ho chiesto ai miei collaboratori di realizzare un accurato studio nel merito per portare a compimento quest’idea, e li ho anche fatti soggiornare all’Idroscalo di Milano affinché studiassero quel modello, nonostante le differenze. Un anno dopo l’avvio dello studio – ha proseguito Rollo – quel lavoro è stato ultimato, e l’ho già inviato a tutti i rappresentanti delle istituzioni locali, ma anche agli assessori regionali Godelli e Barbanente”.

Piste ciclabili e percorsi didattici.
La prima proposta riguarda la zona alberata limitrofa agli impianti consortili di trattamento delle acque e le aree adiacenti l’invaso. L’idea è realizzazione di percorsi naturalistico-didattici attrezzati con bacheche divulgative, percorsi ginnici, aree giochi per bambini, aree pic-nic, punto ristoro e servizi, con info-point, area parcheggio permeabile e servizio di noleggio bici.

Cicloturismo
La seconda attività proposta è centrata sul cicloturismo. In questo momento nel Paese ed anche la nostra provincia si sta affermando l’idea che i percorsi ciclabili siano un mezzo utile alla valorizzazione del territorio, oltre che alla sua salvaguardia ambientale. Il percorso ciclo-naturalistico lungo gli argini dell’invaso dovrebbe essere integrato alla rete ciclabile cittadina attraverso un’opera di riammagliatura, in modo da consentire anche la fruizione integrata con i recenti parchi comunali urbani. Lungo il percorso, inoltre, potranno essere collocati i servizi aggiuntivi come info-point, bike-sharing, aree di sosta, di lavaggio bici e di assistenza tecnica.

In barca
Le attività legate alla fruizione del lago sono state pensate in modo tale da utilizzare sponde e percorsi in navigazione solo sulla parte dell’invaso prospiciente l’area degli impianti, per non turbare l’avifauna. Nel merito, si propone di consentire escursioni guidate attraverso l’utilizzo di una piccola imbarcazione, al fine di valorizzare gli aspetti naturalistici legati all’invaso, per l’osservazione delle sponde e dell’avifauna. Il natante è pensato a bassissimo impatto ambientale, tipo pontoon boat, con minimo pescaggio e motore elettrico alimentato da pannelli solari – già utilizzato in altri parchi d’Italia come quello del Mincio -, in modo da assicurare anche impatto acustico pari a zero.

Pesca sportiva
Sempre lungo dette sponde e compatibilmente con le prescrizioni imposte dal regime vincolistico vigente, si potrebbe proporre l’attività della pesca sportiva, nell’ipotesi che anche la qualità delle acque sia idonea ai fini ludici. L’attività di pesca sportiva sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni, dato confermato da 2.000.000 di licenze emesse in Italia. Il pesce, una volta pescato, viene adagiato su un materassino, fotografato, misurato e rimesso subito in acqua.

In canoa con la vela.
Analogamente si propone di avviare una scuola di canoa e di realizzare escursioni in canoa – anche con eventuale noleggio delle stesse – per l’osservazione naturalistica, accompagnati o meno da una guida ambientale; anche queste attività sono pensate entro uno specchio d’acqua perimetrato, al fine di non avvicinarsi alle sponde normalmente utilizzate dall’avifauna, né tanto meno allo sbarramento. Nello stesso specchio d’acqua e compatibilmente con il regime vincolistico vigente, potrebbero essere avviate le attività di kite-surf e/o wind-surf. Negli ultimi anni, infatti, migliaia di persone si sono appassionate a questo sport, che nel 2020 verrà inserito tra i giochi olimpici. Nel territorio brindisino il kitesurf è di forte richiamo: è al terzo posto tra le motivazioni principali di vacanza legata allo sport.

L’orto botanico
Nei pressi della Masseria Cillarese e compatibilmente con la qualità delle acque, si propone di avviare il progetto ‘Orto botanico’, ponendo l’attenzione su un nuovo modello di agricoltura biologica, coinvolgendo gli agricoltori attraverso la creazione di un marchio di qualità del Cillarese e, con il partenariato di enti o associazioni del settore agricolo, avviare un mercato con il marchio del Cillarese.

A cavallo
Infine, si propone di avviare l’attività legata all’equiturismo ed alla ippoterapia, che dovrebbe essere svolta con la collaborazione dell’ASL di Brindisi, qualora interessata. Quello ippico rappresenta un altro modo di viaggiare a contatto con la natura, in continua ascesa negli ultimi anni. Le strutture necessarie a questa attività potrebbero trovare collocazione all’interno di manufatti già presenti nell’area, da riqualificare.

Golf
Nell’ottica di una più ampia visione e nelle aree limitrofe a quelle del comprensorio del Cillarese per il quale il Consorzio ASI ha titolarità, si suggerisce anche l’ipotesi di realizzare un impianto per il golf, contando sulla possibilità irrigua data dal bacino, fattore che notoriamente rappresenta il maggiore impatto ambientale per questa attività, in termini di ingente fabbisogno. Una simile struttura si inserirebbe in un circuito già attivato a nord e a sud del capoluogo, con importanti ricadute sul piano dello sviluppo turistico regionale e locale. In questa prospettiva si potrebbero riqualificare i manufatti militari della ex polveriera, ormai fortemente degradati.