Lido Poste è uno schifo: l’Adoc denuncia. E il Comune sbaglia clamorosamente le date

Il Comune ha prorogato per un altro anno la concessione di Lido Poste al “Cral Poste”, nonostante questo non abbia realizzato nessuna delle opere previste e soprattutto lasciando la spiaggia, una delle poche, libere, balenabili e non a rischio falesia in totale stato di abbandono: è quanto rileva l’associazione Consumatori di Brindisi: “Condanniamo fermamente la scelta di prorogare la concessione al Cral Lido Poste nonostante anni di abbandono e incuria dell’area”, scrive l’Adoc.  I cittadini   lamentano, inoltre, l’assenza di servizi igienici e di primo soccorso. Non vi è traccia, a meno di un ravvedimento dell’ultima ora, di interventi per rendere fruibili anche ai soggetti diversamente abili gli accessi pubblici al mare garantendo pulizia e percorribilità”.

In realtà dando un’occhiata ai documenti di proroga della concessione comunale emergono degli incredibili errori, sia nel verbale d’accordo che nella determina dirigenziale firmata dall’architetto Carlo Cioffi: secondo gli atti ufficiali del Comune il contratto di concessione è datato 12 luglio 2014, ossia nel futuro. Un errore che si rimette in tutti i documenti e che potrebbe di fatto renderli nulli. In realtà la concessione è stata siglata il 12 luglio, ma del 2012.

In ogni caso il Cral Poste ottiene la proroga per la gestione dei 376 metri quadrati di spiaggia intorno alla quale dovrebbe essere realizzata una struttura balneare della quale non esiste alcuna traccia. Non solo: quel tratto di arenile è completamente abbandonato a se stesso, pieno di vetri, detriti e rifiuti, senza che nessuno si assuma la responsabilità di renderlo fruibile al pubblico.