Oria non è un paese per disabili. Gli occhi di chi può scarpinare tranquillamente sulle proprie gambe sono insensibili alla piaga delle barriere architettoniche: un passo di qua, un’altro di là e l’ostacolo è superato senza troppi patemi. Ma per chi vive su una sedia a rotelle, ogni marciapiede occupato da scale e auto, ogni scivolo mancante, può rappresentare un impedimento insormontabile e pericoloso. Di più: umiliante.
Perché tutti, allora, comprendano cosa significhi essere un disabile nella città delle barriere architettoniche, Rosario Epifani, aiutato dall’amico e videomaker Antonio Delli Santi e da Alfredo Carbone, ha realizzato un video di sei minuti capace di far riflettere, ma anche di strappare un sorriso amaro.
Seduto sulla sua sedia a rotelle e armato di videocamera Epifani ha documentato un piccolo tour per le vie del centro abitato di Oria, mostrandolo per quello che è: un percorso ad ostacoli. Quasi un videogioco, con tanto di sottofondo musicale in stile “Mario Bros” ed effetti speciali: ma meno divertente. Molto meno.