Spesso accade che nella vita quotidiana, la coppia, si abbandoni a rituali che rischiano di mettere in crisi il rapporto. Perché? Ne parliamo affinché l’intimità non sia un luogo di involuzione, ma di rinnovamento. La routine, la pigrizia e la trascuratezza del corpo sono alcuni di questi rituali, lasciarsi andare alla sciatteria non aiuta di certo il rapporto di coppia. Un atteggiamento stanco, abitudinario , rinunciatario, lungi dall’attivare la comprensione del partner, produce invece il desiderio di fuga e la ricerca di stimoli diversi. La mancanza di trucco, i capelli non curati, il compiere azioni funzionali solo verso le faccende domestiche, i figli e il lavoro, sono una routine tipicamente femminile. Il quadro si incornicia con un abbigliamento che con la scusa di essere comodo, in realtà è un involucro che nascondendo il corpo impedisce l’avvicinamento “dell’altro” e inibisce la vita sessuale.Nell’uomo invece a rimetterci è spesso l’igiene personale, rivelando sciatteria anche nel vestirsi e l’atteggiamento galante ed attento viene sostituito da un vocabolario volgare e da modalità sbrigative. Il peso corporeo aumenta, il desiderio sessuale diminuisce.
Questo accade quando uno dei due componenti della coppia si sente “sicuro dell’altro” perché l’attrazione è scontata, si dà per scontato tutto. E’ vero che bisogna mostrarsi liberamente all’altro ma non si deve dare per scontato che all’altro vada tutto bene.
Alcune regole vanno stabilite prima. La cura di sé non dovrebbe entrare in contrasto con la comodità, spesso aiuta a viverla in modo migliore. La coppia non deve mai perdere di vista che all’inizio si sono scelti per una reazione chimica ma anche per l’aspetto e per il tono che mostravano. L’attrazione che il partner prova non è scontata ma va rinnovata nel tempo .
Si può essere comodi in casa e valorizzare la propria femminilità e virilità.
L’eros, questo fuoco sacro, è un’energia che va nutrita con la parte migliore di sé e delle proprie energie. Quando trascuriamo noi stessi in coppia stiamo trascurando la coppia. Non dobbiamo poi stupirci se arriva la “crisi” che avremmo potuto tranquillamente evitare.
Che suggerimenti possiamo dare ad una coppia in preda alla stanchezza, al tempo della risulta? Immaginiamo che la coppia sia un giardino e i partner siano i giardinieri, il giardino fiorisce attraverso l’amore, la passione, la cura, che i giardinieri mettono per tenere in ordine il loro giardino, estirpare le erbe infestanti, i pensieri parassiti. Ciò che fa fiorire il giardino in una coppia è l’eros, la sua libido esistenziale, la sua capacità di amare e di essere ricambiato.
Spesso con la nostra mente razionale , quando ci prende la routine , la noia , il rancore verso l’altro, pensiamo che non ci possa essere recupero, il nostro rapporto lo viviamo in opacità. Invece è sempre possibile abbandonarsi al piacere dei sensi , sia che sia goduto in un rapporto erotico o goduto in senso lato nella voglia di comunicare e di scambiare creatività, leggerezza, grazia del vivere.
L’eros si può onorare in qualsiasi epoca della vita, perché i fiori del giardino fioriscono ad ogni primavera a prescindere da “quante primavere” ciascuno di noi conta nella vita individuale. Nel momento in cui si gode di un bel paesaggio , di un bel pensiero, siamo nel giardino di Afrodite. Quando il mito che attraversa l’anima è goduto come altro da sé, l’Io si ridimensiona ma entra contemporaneamente nell’eterno. E noi possiamo occuparci dei fiori del giardino: della bellezza , della gioia di vivere.
Anche la musica riveste un ruolo importante per far rinascere l’Eros, aiuta ed evidenzia il ruolo del corpo e dell’intenzionalità come condizione delle possibilità nel rapporto sessuale. Il corpo si esprime in un’attività percettiva che mira a ricercare azioni nella sfera dell’intimità e dell’interiorità dell’Io, nella quale si generano le elaborazioni simboliche dei propri sentimenti,delle proprie convinzioni, delle proprie scelte.. la musica non serve solo da stimolo , è pensiero in forma diversa da quella verbale, è una rappresentazione intima e personale di sé. Basta pensare al movimento corporeo che inneggia alla sessualità nel Bolero di Ravel, il ritmo ipnotico che prende le viscere ed il cervello e conduce alla felicità e poi all’orgasmo. Attraverso, l’elaborazione, la modulazione, il movimento , il cambiamento, possono essere definite le fasi di amplesso in un ritmo che elogia la lentezza come qualità della vita.
Vogliamo chiudere con un pensiero del dott. Marco Rossi , psichiatra e sessuologo: . “ Un’immagine che per me, è sempre stata metafora della sessualità felice è quella dell’arcobaleno, che parte dalla terra (il corpo), si colora di mille sfumature, mille emozioni e sensazioni e poi torna alla terra in un movimento che unisce i due partner”.
Dott.ssa Federica Protopapa
Dott. Luigi Persano