In due dentro la crisi: il dilemma del che fare

Da molto ormai abbiamo intrapreso il discorso sulle coppie e la varie modalità del vivere insieme. Il grande problema delle coppie a “rischio” sta negli atteggiamenti stereotipati nei confronti del partner. Rompere i rituali e cambiare i comportamenti, a volte diventa difficile; Herman Hesse diceva: l’incontrario del vero è altrettanto vero. Molte volte quando si suggerisce alla coppie di fare l’incontrario di quello che hanno fatto per entrare nella “bufera” avvertiamo il loro smarrimento. I partner, non guardano più cosa accade tra loro, giudicano e si comportano in maniera preconcetta e automatica: sono convinti di saper cosa spinge l’altro, cosa lo anima, perché si comporta così, come risponderà. E allora, sia che lo subisca e scuotendo la testa dica “ tanto non cambierà mai”, sia che lo martirizzi ad ogni mancanza ringhiandogli a “denti stretti” “non te ne lascio passare nessuna ormai” a rovinare la nostra esistenza siamo sempre noi. Esiste una terza via con cui affrontare la situazione?
Ciò che tutti noi desideriamo è una vita soddisfacente una bellissima frase di John Lennon dice : “..a scuola mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi: felice. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io risposi che non avevano capito la vita.”
Le coppie nella “bufera” hanno da molto tempo perduto il piacere del proprio corpo e del corpo dell’altro. Camminano nel deserto arido delle emozioni, non si esplorano, non si accarezzano, non si toccano, non permettono alla propria pelle di sentire l’altro, capire e riscoprire zone erogene e sensibili e quali gesti potrebbero cambiare positivamente la loro vita e la loro sessualità. Se i partner migliorassero il proprio sex appeal e la propria comunicazione senza dare per scontato tutto e imparare a rispettarsi e amarsi, sicuramente quell’aridità potrebbe essere migliorata, il lavoro più grande sta nell’interno e si basa sul riconoscere nell’altro il compagno di viaggio lungo la strada della nostra vita. Occorre aprirsi al desiderio perché solo desiderando l’altro io scopro me stesso come corpo sessuato e come persona. La scoperta non deve però prescindere dalla conoscenza e perciò conoscere l’altro è fondamentale per una vita di coppia sana. Ma se deve parlare di sesso l’uomo lo fa più volentieri con amici ai quali non sempre tutto il raccontato è reale, la donna , al contrario della comune credenza, racconta alle amiche le sue fantasie e ciò che più le piace e le manca.
Quando chiediamo ad una coppia qual è stata la volta in cui hanno fatto l’amore più bello, un silenzio preoccupato aleggia nella stanza, un po’ per il timore di sbagliare e deludere l’altro, molto di più perché non se lo sono mai detto. Con questo lungi da noi il voler dire che sia necessario parlare d’amore, ma sicuramente occorre vivere liberamente l’intimità. Osservare e conoscere l’altro come partner sessuale quindi è il modo migliore per creare uno spazio della coppia e per la coppia e poter imparare qualche cosa di più sulla risposta sessuale dell’altro. Il sesso, come qualsiasi altra capacità deve essere imparato e praticato, per imparare ad amare l’altro nelle sue diversità. Non esistono regole che limitino i comportamenti sessuali se non l’unica ed imprescindibile secondo cui ogni comportamento deve essere condiviso e mai subito da uno. In questi termini di condivisione il sesso e la coppia sono inscindibili e vivono la medesima sorte.
“Quando avete riso l’ultima volta insieme? Quali eventi negativi avete superato tenendovi stretti?” Diventano spesso domande imbarazzanti, ma se chiediamo dell’ultima lite o dell’ultima ingiustizia che pensano di aver subito dal partner ecco che le risposte corrono a fiumi. Nella coppia in crisi l’attenzione dei coniugi è spostata completamente sulle negatività, i comportamenti si ripetono creando delle reazioni a catena. La chance è quella di riuscire a tornare al tempo della condivisione, nessuno può negare un passato in cui ci si è scelti e si sono fatti dei progetti…. Quello è il tempo giusto in cui rincontrarsi.
Quando il sesso non è la causa dell’allontanamento, (ma questo è un altro articolo) può essere un’occasione d’incontro. Riscoprirsi nelle carezze, accostarsi senza pregiudizi ed aspettative, lasciare liberi desiderio e fantasia, può riunire corpi e menti. Le emozioni , le trasgressioni che la coppia ha vissuto possono essere un collante forte ed un appiglio sicuro mentre si pensa di andare a fondo, sempre che se ne abbia avuto consapevolezza. Sentirsi nella coppia forse è il vero elisir di lunga vita.
dott.ssa federica protopapa
dott. luigi persano